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Scioglimento ghiacci Artico, estate 2013 inciderà meno del 2012

Il Polo Nord fotografato il 15 agosto 2013 da un satellite della Nasa (Photo NASA Goddard/JAXA)
Il Polo Nord fotografato il 15 agosto 2013 da un satellite della Nasa (Photo NASA Goddard/JAXA)

GREENBELT, Stati Uniti d’America — Grazie alle ultime rilevazioni satellitari, la Nasa ha affermato che le condizioni dell’estate 2013 non incideranno sull’annuale scioglimento dei ghiacci dell’Artico come quelle del 2012. Tuttavia gli scienziati sono preoccupati per la compattezza della calotta artica che sembra diventare sempre più frastagliata.

Si avvicina il mese di settembre, periodo in cui i ghiacci del Polo Nord raggiungono la loro minore estensione stagionale. Dopo il minimo storico raggiunto lo scorso anno – 3,4 milioni di chilometri quadrati a fronte di una media di circa 6,5 nei decenni precedenti- pare che nell’estate 2013 l’Artico resterà al di sotto della media, ma non in maniera così devastante.

La Nasa ha infatti analizzato i dati e le immagini dell’Artico prese dai satelliti. Al 21 agosto la superficie coperta da ghiaccio era di 5,83 milioni di chilometri quadrati mentre lo scorso anno, nello stesso giorno, era di 4,34. Si tratta comunque di un cauto ottimismo: gli scienziati sono consapevoli che la situazione potrebbe cambiare in breve tempo.

Un’altra preoccupazione sorge però dalla compattezza della calotta artica. Sembra infatti che nella zona orientale, dallo stretto di Bering alle isole Svalbard, ci siano zone in cui l’area coperta da ghiaccio è minore del 70 percento. Questo fenomeno di frammentazione rappresenta un ulteriore campanello d’allarme sullo stato di salute del Polo Nord.

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