MOSCA, Russia — E’ arrivato ieri alle 11.20 il secondo successo della spedizione “Snowleopard Ski Project” di Carlo Alberto “Cala” Cimenti e Alberto Friuquet. I due scialpinisti italiani hanno salito il Khan Tengri, 7010 metri, che si aggiunge nel loro palmares alla vetta del Peak Lenin, raggiunta il 13 luglio. L’obiettivo della spedizione è ottenere lo “Snow Leopard”, il più alto riconosciemnto alpinistico in terra sovietica, conferito a chi riesce a scalare i cinque 7000 del territorio, compiendo l’impresa con gli sci.
“Quella del Khan Tengri è stata complessivamente una scalata difficile – si legge sul blog di Cimenti – è cominciata il 20 luglio. Le condizioni erano molto difficili e tecniche a causa delle abbondanti nevicate. Cala e i suoi soci sovietici hanno dovuto battere la traccia per tutto il tempo e non hanno nemmeno beneficiato della montagna attrezzata. A quanto pare Cala è stato il primo a raggiungere la vetta questa stagione. Quindi grande la soddisfazione anche se non è stato possibile sciare interamente la parete. Troppo tecnica e rischiosa la parte alta e, solo dal C3 sono stati calzati gli sci”.
Ora Cimenti e Friquet si trovano al campo base per riposare e valutare la fattibilità del vicino Pobeda Peak nei prossimi giorni. il Pobeda è la più alta della catena dello Tien Shan ed è stato ribattezzato “Jengish Chokusu” (Indipendenza) dopo il crollo dell’Unione sovietica. E’ caratterizzato da una cresta sommitale lunga ben 7 chilometri e mezzo ed è una montagna considerata difficile e pericolosa soprattutto per gli improvvisi cambiamenti del tempo. “Il Pobeda fa paura….” ha scritto, infatti, Cimenti via sms al suo home team dopo averlo visto.
Le cime che restano da scalare a Cimenti e Friquet per raggiungere l’obiettivo sono Communism Peak 7.495 m, Peak Korzhenevskaya 7.105 m, e Peak Pobeda 7,439 m. La loro spedizione durerà fino al 5 settembre.
