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Alpini, adunata record a Cuneo

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CUNEO — Erano quasi centomila le penne nere che hanno sfilato domenica lungo la via principale di Cuneo, per undici ore di fila. Poi c’erano simpatizzanti, figli, amici, mogli. E ragazze in cerca di un "moroso alpino". In totale, domenica la cittadina piemontese è stata invasa da 400mila persone stregate dal carisma e dallo spirito festaiolo degli alpini.

L’80esima Adunata nazionale ha aperto i battenti venerdì alle 9 del mattino con l’alzabandiera in piazza Galimberti, e ha chiuso ieri nella cittadina piemontese dopo il passaggio di 135 tricolori, quanti sono gli anni delle truppe alpine.
 
Nel mezzo canti, balli, rimpatriate, buona tavola, buon vino e tanti, tanti sorrisi. Un’allegria che va a braccetto con decenni di storia, sacrifici, patriottismo, impegno civile e militare, creando quel clima unico e inconfondibile che ogni anno pervade la città che ospita l’adunata.
 
La sfilata di ieri è stata indimenticabile. Dalle nove di mattino alle otto di sera, giovani
alpini e alpine hanno camminato per le vie di cuneo accanto ai reduci della campagna di Russia.
 
Penne nere da tutta Italia, anzi, da tutto il mondo hanno colorato e animato le vie della città regalando emozioni al gremito pubblico arrivato qui per stringersi attorno al corpo forse più amato d’Italia.
 
Folta era anche la tribuna d’onore, dove figuravano Carlo Giovanardi, per delega del pesidente della Camera Bertinotti, il presidente del Senato Franco Marini, il ministro della Difesa Arturo Prisi, e il ministro della Salute Livia Turco con il ministro del Lavoro Cesare Damiano. E vrtualmente, anche il presidente della Repubblica.
 
"Gli alpini sono depositari di una storia antica e gloriosa – ha detto Giorgio Napolitano in occasione dell’Adunata di Cuneo -, imperniata sull’amore per la Patria, la passione per la montagna e lo spirito di Corpo, valori che costituiscono parte rilevante delle tradizioni dell’Esercito italiano e della storia nazionale".
 
C’erano, ovviamente, alle autorità locali e a quelle militari, tra cui il capo di Stato Maggiore della Difesa ammiraglio Paolo Di Paola, il capo di Stato Maggiore dell’Esercito Filiberto Cecchi, il generale di Corpo d’Armata Bruno Iob comandante del Comando Forze Terrestri, il comandante delle Truppe alpine generale di Corpo d’Armata Armando Novelli.
 
 
 
Video courtesy of www.ana.it

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