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Monte Bianco, nuovo allarme ghiacciai: la Mer de Glace perde 645 m in vent'anni

Mer de Glace, photo courtesy wikipedia.commons.org
Mer de Glace, photo courtesy wikipedia.commons.org

CHAMONIX, Francia — Le temperature stanno aumentando tre volte più velocemente del previsto, e la situazione dei ghiacciai alpini è critica. Il nuovo allarme sulla fusione dei ghiacciai è lanciato da un report pubblicato di recente dallo Chamonix Research Centre for Altitude Ecosystems, frutto di uno studio italo-francese durato tre anni.

I ricercatori hanno stimato che la Mer de Glace, il ghiacciaio più lungo del massiccio, si è ridotto di 645 metri negli ultimi 20 anni e si accorcerà di altri 1000 nei prossimi 20. Tutto questo a causa dell’aumento delle temperature, che sono cresciute di ben un grado e mezzo in più nell’ultimo secolo.

La linea delle nevi perenni si sta inesorabilmente alzando e su molte cime alpine il ghiaccio non si riforma più, nemmeno a livello di permafrost. I ricercatori hanno avvertito che in futuro saranno probabili molte più frane a causa dello scioglimento del permafrost, il terreno che fino a qualche tempo fa era perennemente ghiacciato.

Allo stesso tempo si muoverà verso l’alto anche la vegetazione: secondo i ricercatori, ad esempio, il “Ranunculus Glacialis” che cresceva a circa 2600 metri di quota nell’area del Monte Bianco, troverà condizioni ideali per la sua vita soltanto a 3.300 metri.

La ricerca del Crea è un progetto trasfrontaliero sostenuto dall’Ue che mira a confrontare ed unire il risultato di ben 194 studi ambientali sull’area del Monte Bianco condotti da 64 diverse organizzazioni di Italia, Francia e Svizzera.

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Un commento

  1. Che i ghiacciai si siano ritirati è indubbio.

    Ma non è affatto vero che le temperature siano aumentate tre volte più del previsto.
    Da diversi anni a questa parte, a livello globale le temperature sono sostanzialmente stabili.

    Veramente si fa fatica a pubblicare un articolo senza fare un po’ di “terrorismo” climatico.

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