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Sì spedizioni, ma rispettino montagne

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KATHMANDU, Nepal (ANSA) — Le spedizioni turistiche sull’Everest e sugli altri monti himalayani vanno incoraggiate, comprese quelle commerciali, ma nello stesso tempo e’ necessario proteggere la natura: cosi’ il ministro nepalese della Cultura, del Turismo e dell’Aviazione Civile, Prithvi Subba Gurung, smentisce decisamente le voci che ipotizzavano la volonta’ del governo di bloccare temporaneamente le spedizioni commerciali sull’Everest a causa dei danni ambientali che provocano con l’accumulo di rifiuti, soprattutto bottiglie di plastica e bombole di ossigeno.

 ”La nostra intenzione e’ sviluppare il turismo nelle zone montane”, ha detto il ministro, che a Kathmandu ha incontrato una rappresentanza della spedizione scientifico-alpinistica italiana organizzata dal Comitato Ev-K2-Cnr. Tra i presenti all’incontro il presidente del Comitato, Agostino Da Polenza, e l’on. GIanni Alemanno. ”Contemporaneamente – ha proseguito il ministro – stiamo cercando di avviare delle collaborazioni con associazioni, anche private, allo scopo di istitutire una partnership tesa al controllo delle spedizioni alpinistiche e alla tutela della montagna”.
 
La strada non e’ facile, poiche’ vanno assemblate competenze di tipo diverso all’interno del Governo, dove le montagne sono di competenza del ministero del Tursmo,  mentre le vallate ricadono nelle competenze del ministero delle Foreste.

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