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Vivione e San Marco: passi aperti

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BERGAMO — Sono stati riaperti i passi del Vivione e di San Marco. Nessun problema per il primo, che collega la Valle di Scalve alla Valle Camonica. Il secondo invece, che unisce la Valle Brembana alla Valtellina, ha scatenato le polemiche tra le Province: per Bergamo si poteva fare prima.

E’ questa infatti l’accusa lanciata alla Provincia di Sondrio dall’assessore alla viabilità bergamasco, Valter Milesi. Fin da marzo la Provincia di Bergamo ha aperto il versante brembano, però costretto alla chiusura a un chilometro prima del passo, perchè il versante valtellinese non era ancora accessibile.
 
Da 2 mesi dunque (fino all’altro ieri quando è stato finalmente aperto) si sono succedute proteste, telefonate, lettere per conmvincere le autorità di Sondrio ad aprire in anticipo il San Marco.
 
"Quest’anno le condizioni meteo erano decisamente favorevoli – spiega Milesi – e resto del parere che si poteva aprire anticipatamente rispetto al normale periodo di fine maggio, inizio giugno. Può sempre nevicare a quelle altezze ma non ci sembra un motivo valido per tenere chiuso un passo, di particolare interesse per la Valle Brembana".
 
La replica dell’assessore alla viabilità di Sondrio, Jonny Crosio, non si è fatta attendere: "Il nostro passo è esposto a nord e quindi la neve rimane più a lungo. Abbiamo anche altri passi da gestire e 380 chilometri di strada con soli 30 cantonieri."
 
"Pulire e aprire la strada – ha aggiunto poi Crosio – col rischio di doverla richiudere per nuove nevicate, non solo rappresenta uno spreco di risorse, ma metterebbe in pericolo anche l’incolumità degli automobilisti."
 
Sul versante valtellinese del passo di San Marco poi, in questi giorni si stanno ancora completando i lavori di manutenzione dell’asfalto, in vista del passaggio dei ciclisti del Giro d’Italia del 26 maggio.
 
Ben più liscia la situazione per il passo del Vivione riaperto ieri poco prima di mezzogiorno. Schilpario ha reso accessibile la strada dopo aver ricevuto il via libera dalla Provincia, a seguito della messa in sicurezza dell’ex statale che collega la Valle di Scalve con la Valle Camonica.
 
Da ieri quindi si può proseguire oltre la località Fondi di Schilpario (dove di solito si chiude la strada d’inverno) per la gioia degli amanti dei Campelli, del Vivione e dei numerosi motociclisti, anche stranieri, che percorrono il collegamento tra le due valli lombarde.
 
 
 
Valentina d’Angella
 

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