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Skidome a Selvino, Maroni rilancia il progetto e promette finanziamenti

Piste e impianti di risalita dello Skidome di Dubai (Photo curtesy of www.hdwpapers.com)
Piste e impianti di risalita dello Skidome di Dubai (Photo curtesy of www.hdwpapers.com)

MILANO — Torna alla ribalta il progetto dello skidome artificiale da realizzare nel comune di Selvino, in provincia di Bergamo. Dopo il sì della Regione Lombardia guidata da Formigoni nel 2011, arriva ora una conferma da Maroni e la sua nuova Giunta che faranno visita al cantiere la prossima settimana.

Martedì 10 giugno si è tenuto a Milano un incontro tra le autorità di Selvino e i progettisti dello Skidome con il nuovo governatore della Lombardia Roberto Maroni e l’assessore allo sport Antonio Rossi per ripresentare il progetto che aveva già ottenuto il sì della precedente Giunta guidata da Formigoni. Maroni si è detto favorevole all’attuazione del progetto e ha dichiarato: “Credo che, oltre ad essere un progetto unico nel suo genere, sia utile per rilanciare il turismo e lo sport non solo nelle valli bergamasche, ma più ampiamente in tutta la regione”.

Lo stesso governatore si recherà martedì 16 luglio a Selvino per effettuare un sopralluogo con le autorità locali, il presidente nazionale Fisi Flavio Roda, il presidente regionale Coni Pier Luigi Marzorati, e Lara Magoni, consigliere regionale e soprattutto sciatrice selvinese. Maroni ha anche dichiarato il suo impegno nel trovare fondi per il progetto entro il 2014. La Regione dovrebbe infatti finanziare il 20 percento dell’investimento, pari a circa 12 milioni di euro.

Se tutto andasse in porto secondo i programmi, si tratterebbe del primo skidome in tutto il territorio italiano e sarebbe una struttura completamente interrata e a impatto ambientale zero. Il progetto prevede la realizzazione di due piste di 30 metri di larghezza e oltre 600 metri di lunghezza con un dislivello superiore a 120 metri, una pista per principianti, una pista dedicata a snowboard e freestyle e una pista per lo sci di fondo. A queste saranno aggiunte una parete di arrampicata su ghiaccio all’interno e una parete di arrampicata sportiva all’esterno oltre ad impianti di risalita, depositi, strutture alberghiere, bar, ristoranti e negozi.

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7 Commenti

  1. Con buona pace dei luoghi e impianti veri in montagna.
    Probabilmente costava troppo poco rafforzare le ferrovie di montagna come fanno gli svizzeri…

  2. mi piace di più la skihalle di Oberhof ( per lo sci di fondo) ma in Italia fallirebbe subito…come presumo della proposta dell’articolo.Ricordiamoci degli impianti sciistici vari che arrugginiscono.Per l’estate 2013 anche alcuni impianti di risalita sono fermi ( Frassenè Agordino)altri hanno bollette da pagare e la mamma comunale non li può soccorrere più.

  3. Dopo decenni di massacro territoriale lo ski dome è il meritato punto d’arrivo del fallimento del paesaggio! Condito con fantasiosi inni alla sostenibilità, non è che un volgare esempio di chi propone il divertimento pagato che non sa insegnare nulla a chi crede di divertirsi.

  4. Semplicemente il colmo. L’ennesimo. Non ce n’era proprio bisogno.
    Ma del resto si è votato democraticamente coloro i quali stanno avvallando queste scelte scellerate, in nome della “crescita economica” (e della disfatta umana).

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