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Portatori, il motore silenzioso del Nepal

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LABORATORIO PIRAMIDE EVEREST, Nepal (Ansa) – Camminano per chilometri e chilometri per sentieri polverosi e impervi,trasportando sulle spalle carichi che a volt li superano anche di un metro e che possono pesare fino a 80 chili. I piu’ fortunati hanno un paio di scarpe da ginnastica vecchie e consumate, ma moltissimi hanno solo ciabatte. I portatori sono le persone piu’ silenziose, e sicuramente tra le piu’ povere,che si incontrano in Nepal. Eppure sono fondamentali nell’economia del Paese.

Senza di loro nessuna spedizione sarebbe possibile e il turismo subirebbe un crollo. Sono infatti i portatori a garantire il trasporto di zaini e tende fino ai campi base dei monti himalayani, sono loro a trasportare nei numerosi lodge tutto il necessario perche’ possano accogliere i turisti: dalle stoviglie ai tavolini, al cibo.

 
”Costano cosi’ poco e sono cosi’ affidabili, che vengono persino usati a Kathmandu, nelle strade polverose, affumicati dai camion usati dai ricchi”, dice un veterano delle spedizioni in Nepal del Comitato Ev-K2-Cnr,Giampietro Verza. ”Mentre in basso – prosegue Verza – i portatori sono protetti dal clima, in quota sono gli esseri piu’ a rischio: la fatica, l’ipossia, il freddo e un’incredibile tolleranza alla sofferenza fisica li portano in breve ai limiti della sopravvivenza, e forse in quel caso non capiscono nemmeno il perche”’.
 
Nei sei giorni di cammino necessari per raggiungere la Piramide da Lukla sono loro le presenze piu’ frequenti. Per la maggior parte sono giovani, poco piu’ che ragazzi, che si aiutano a superare la fatica con la musica trasmessa dalle radioline fissate in cima al carico. Per altri l’eta’ e’ indefinibile, scavati come sono in volto dal sole e dal vento.Quelle rare volte che capita di vederli sorridere, sembrano ingenui come bambini. E ingenuo e’ il modo in cui vivono, molto spesso alla merce’ del caporalato.
 
Un fenomeno, questo, frequente soprattutto nella stagione turistica, quando i gruppi di trekker e di alpinisti sono numerosissimi. Aspiranti portatori, per esempio, si affollano davanti alla rete che delimita il piccolo aeroporto di Lukla, dove atterrano i Twin Otter decollati da Kathmandu. Nonostante la durezza di questo primo impatto, anche il turista piu’ sprovveduto non tarda ad apprezzare l’onesta’ e la cura con le quali portano il carico.
 
Non capita mai di sentire un portatore lamentarsi per la stanchezza, nemmeno quando il peso e’ davvero troppo grande. E nonostante tutto spesso, nei sentieri non chiedono mai la precedenza, li si lascia passare perche’ li si vede arrivare, ma restano comunque silenziosi. Per aiutarsi a sopportare il peso spesso sostengono le ceste, oltre che sulle spalle, con una fascia sulla fronte. E quando hanno bisogno di una pausa, appoggiano alla base della cesta un legno a forma di T e riprendono il fiato prima di affrontare la prossima salita.
 
Enrica Battifoglia
 

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Un commento

  1. spero tanto che quelli che li ingaggiano li paghino per quello che valgano e chi va nel Nepal in queste spedizioni di soldi da spendere ne ha sicuramente . saluti

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