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Piper precipita sulle montagne dell'Alpago: 2 morti e un ferito

La carcassa dell'aereo come appariva ai soccorritori questa mattina (Photo courtesy of Cnsas Veneto)
La carcassa dell’aereo come appariva ai soccorritori questa mattina (Photo courtesy of Cnsas Veneto)

CHIES D’ALPAGO, Belluno — Un aereo da turismo con a bordo tre persone è precipitato ieri pomeriggio sulle montagne della Val Salatis, in Alpago, al confine tra Veneto e Friuli. I soccorritori sono riusciti ad estrarre il pilota ferito e a trasportarlo in ospedale, mentre le altre due persone a bordo sono state ritrovate morte. Le cause dell’incidente sono tuttora al vaglio degli inquirenti.

Secondo i comunicati stampa emessi dal Soccorso Alpino e Speleologico Veneto, l’aereo da turismo, un Piper PA 28, con tre persone di nazionalità francese a bordo era partito ieri da Locarno diretto a Portorose, in Slovenia. Secondo le prime ricostruzioni, attorno alle 17 il velivolo ha toccato una prima volta i cespugli di mugo delle montagne dell’Alpago, per poi infilarsi una decina di metri più avanti in una buca a circa 1.800 metri di altitudine nella Busa Federe in Val Salatis, valle della provincia di Belluno sul confine con la provincia di Pordenone.

L’allarme è stato segnalato dallo stesso sistema automatico dell’aereo che entra in funzione in caso di incidente. La base ferrarese dell’Aeronautica Militare a Poggio Renatico ha quindi allertato i soccorsi della zona. Una volta individuato l’aereo, sono intervenuti i Vigili del Fuoco per mettere in sicurezza l’area a causa della presenza di carburante, mentre le squadre di terra del Soccorso Alpino della Stazione dell’Alpago, arrivate sul posto per prime, si sono occupate delle condizioni delle persone a bordo.

Dei tre occupanti solo il pilota era ancora vivo, anche se ferito in maniera seria. L’elicottero del Suem di Pieve di Cadore è riuscito a issarlo a bordo con il verricello e a trasportarlo all’ospedale di Belluno dov’è tuttora ricoverato. I corpi degli altri due passeggeri sono stati estratti dai Vigili del Fuoco e recuperati questa mattina dopo la bonifica della zona. L’area dov’è caduto il velivolo è stata perimetrata e posta sotto sequestro.

L’ aereo è stato ritrovato con le ali spezzate, di cui una completamente staccata e la cabina intatta, ma la carcassa non è ancora stata rimossa. Le cause dell’incidente sono infatti ancora poco chiare e la magistratura dovrà far luce sulla vicenda, in particolare sul perchè il velivolo si trovasse sopra l’Alpago e quindi fuori dalla rotta designata.

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