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Primavera di piogge, al nord 50% in più rispetto alla media

La quiete dopo la tempesta (Francy)La quiete dopo la tempesta (Francy)
La quiete dopo la tempesta (Francy)

BOLOGNA — La primavera meteorologica, conclusasi con l’inizio di giugno, è stata uno delle più piovose dell’ultimo secolo, almeno al nord. Secondo l’Istituto di scienze dell’atmosfera e del clima del Consiglio nazionale delle ricerche, Isac-Cnr di Bologna, rispetto alla media del periodo di riferimento 1971-2000 si sono registrate il 20 per cento in più di precipitazioni sul territorio nazionale e ben il 50 per cento in più nelle regioni settentrionali.

La primavera meteorologica appena passata è stata la 13esima più piovosa dal 1800 ad oggi. In particolare i mesi con maggiori precipitazioni sono stati quelli di marzo e di maggio: il primo con un + 60% a livello nazionale e un +102% per il nord; il secondo con un +23% a livello nazionale e un + 50% per il nord. Secondo i dati dell’Isac Cnr di Bologna, “altrettanto piovose per l’Italia settentrionale furono le stagioni primaverili del 1936 e del 1905 (+51% e +53% rispettivamente), ma per trovarne una decisamente più piovosa bisogna spingersi fino al 1898 quando si ebbe l’88% di pioggia in più rispetto alla media 1971-2000”.

Per quanto riguarda le temperature invece, nord e sud hanno registrato tendenze molto diverse: dopo un aprile a livello nazionale leggermente più caldo della media di riferimento 1971-2000 (con un’anomalia positiva di circa 0.7 gradi), maggio è stato più caldo a sud, mediamente con mezzo grado sopra la media del periodo di riferimento, e più freddo al nord, con una forte anomalia negativa, con nove decimi di grado sotto la media.

“Nonostante le temperature eccezionalmente basse registrate nella seconda metà del mese – scrivono gli esperti dell’Isac Cnr di Bologna -, l’anomalia registrata a maggio per il nord Italia, sia pure significativamente negativa, non è stata però eccezionale a causa della prima parte del mese con temperature più miti: basta andare indietro al 2004 per trovare un’anomalia simile (-0.97) o agli anni 1991, 1987, 1984, 1980 per trovare dei mesi di maggio ben più freddi (con anomalie di -2.71, -1.79, -3.08 e -2.19 rispettivamente). Resta comunque l’eccezionalità dei giorni tra il 24 e il 25 maggio che sono stati estremamente freddi”.

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