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Riflessioni dal Nepal: Everest, un mito che sta perdendo la sua bellezza

KATHMANDU, Nepal — Perchè vuoi scalare l’Everest? Perchè è lì. Questa risposta di George Mallory è diventata famosa tanto da diventare “le parole più famose della storia dell’alpinismo”. Da quando, nel 1924, Mallory scomparve sulla montagna con il suo compagno Andrew “Sandy” Irvine da qualche parte sulla cresta Nordest nel tentativo di compiere la prima salita della montagna, l’Everest è diventato un mito, di forza e bellezza, in tutto il pianeta. Era la prima delle tre spedizioni finanziate dalla Gran Bretagna all’Everest negli anni 20.

Poi Sir Edmund Hillary e Tenzing Norgay Sherpa compirono davvero la prima salita e fecero conoscere al mondo la montagna, che gli Sherpa qui venerano come simbolo divino. Ma poi, per soldi, gli sherpa sono stati attratti dal lavoro per le spedizioni, che ora trovano molto rischioso. Siccome scalare è un lavoro rischioso, gli Sherpa oggi stanno lentamente allontanandosi. Ogni anno il Khumjung perde molti dei suoi figli durante le scalate. Sono già 3 o 4 i morti in questa stagione.

Considerato questo, i giovani stanno cercando altri lavori remunerativi, magari all’estero, lasciando la tradizionale professione alpinistica. I giovani vogliono salire l’Everest una volta nella loro vita, ma come alpinisti e non come portatori.

Non c’è dubbio che per 10 turisti stranieri che vengono in Nepal, almeno uno o due vogliano vedere, toccare e scalare l’Everest. Questo tipo di turismo produce molti introiti per la nazione. Anche gli abitanti delle valli hanno in qualche modo cambiato la loro vita per questo. Ma, con questo incredibile aumento di alpinisti, la montagna sta anche perdendo la sua bellezza. I rifiuti non gestiti, la spazzatura delle spedizioni, i materiali abbandonati, i rifiuti umani sono davvero un problema.

Anche certi tipi di scalate “poco etiche”, il continuo rincorrere il record sono una minaccia per questa montagna. Un regolamento è diventato imprescindibile.

 

Surendra Paudyal, giornalista nepalese e autore di questo editoriale, è il responsabile del canale Nepal Mountain Focus di Montagna.tv, attivato questo mese sul nostro portale. Potrete leggere le notizie che Surendra e il suo collega Suvash Sharma producono per noi ogni giorno in inglese a questo link: www.montagna.tv/nepalmountainfocus.

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