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Tra l'Italia e la Svizzera sulle note della Via Lattea

Sulle note della Via Lattea
Sulle note della Via Lattea

PORLEZZA, Como — Ormai diventata un appuntamento di rilievo nel panorama culturale ticinese e non solo, La Via Lattea,  un’ opera ‘site_specific’ che nasce fra natura e cultura, testo e contesto, musica e paesaggio, festeggia quest’ anno i suoi 10 anni, con un programma, diviso in due parti, che rinnova la formula del pellegrinaggio nel Mendrisiotto e introduce una nuova via, l’acqua, proponendo un viaggio in battello sul lago di Lugano. La navigazione porta tutti i pellegrini anche in Italia, nei bellissimi paesaggi naturali e nelle antiche architetture di Osteno, vicino a Porlezza.

La formula de La Via Lattea è quella di un percorso con varie stazioni da raggiungere a piedi (o con mezzi pubblici). Un vero e proprio pellegrinaggio musicale con incursioni nel teatro, nella letteratura, nel cinema, nella danza, nella filosofia, nella scienza… I sentieri de La Via Lattea attraversano lo spazio e il tempo, collegano le opere del presente a quelle del passato, in un gioco di affinità e contrasti che apre nuovi orizzonti.

La prima parte dell’iniziativa nel Mendrisiotto, denominata Compagni di Strada, é prevista nel mezzo dell’estate, sabato 6 luglio e nasce dall’idea di riunire i  musicisti che hanno marcato il cammino in questi dieci anni, condividendo l’idea vincente di questa iniziativa, fra cui Barbara Zanichelli voce, George Alavarez corno, Elena Casoli chitarra, Julien Annoni violoncello, Claudio Jacomucci fisarmonica, Stefano Nozzoli pianoforte.

Si tratta di  un percorso a piedi e in treno da Chiasso a Riva San Vitale passando da Mendrisio,  dove avrà luogo un omaggio a Luis Buñuel e al suo film La voie lactée da cui La Via Lattea deriva il suo nome.
Il percorso dialoga con composizioni di J. Ciconia, S. Bach, M. De Falla, G. Ligeti, S. Gubaidulina, S. Reich, J. Zorn, D. Ott, il passato e la contemporaneità sempre in armonia.

Grandi occasioni, per il decimo compleanno, sono rappresentati dalla conferma delle tante collaborazioni con altri enti ed eventi svizzeri e da nuove connessioni con festival di rilevanza internazionale quale il Festival di Rumlingen. Alcuni dei musicisti di Ton & Tal, spedizione sonora ideata da questo prestigioso festival , partiranno  proprio da Chiasso, inaugurando  La Via Lattea e realizzando una parte del loro percorso in Svizzera. Il gruppo affronta l’esecuzione di autori contemporanei, quali U. Mader, D. Ott, A. Schumucki e di improvvisazioni. A Riva San Vitale sarà eseguita in prima esecuzione “Il mondo é tutto ciò che accade” un’azione scenica di Mario Pagliarani, apprezzato compositore ticinese. Un ponte é stato lanciato anche verso il Lucerne Festival, nota iniziativa  della Svizzera Tedesca, che diviene un’altra collaborazione prestigiosa instaurata quest’anno.

Gli incontri della Via Lattea
Gli incontri della Via Lattea

La seconda parte de la Via Lattea, programmata per sabato 5 ottobre e domenica 6 ottobre rappresenta una novità: una via per esplorare nuovi orizzonti. E’ infatti Argonauti il titolo  del secondo appuntamento, per ricordare l’ardimento e la curiosità degli eroi greci che con Giasone affrontarono l’ignoto.

Proprio al loro viaggio si ispira questa seconda parte: un’avventura in battello sul lago di Lugano, in due giornate, con vari approdi da cui raggiungere a piedi i luoghi che ospitano gli eventi musicali. L’approdo in Italia è ad Osteno, nella bellissima Chiesa dei Santi Pietro e Paolo, architettura religiosa di rara bellezza che ospiterà un concerto del Quartetto Prometeo, quartetto d’archi di fama internazionale, tutto italiano.

I contenuti  musicali  sono molto raffinati ed interessanti e vengono proposti in luoghi e monumenti di grande fascino, intercalati da interventi di poesia di Mariangela Gualtieri. Dall’antico al contemporaneo, da Guillaume de Machaut a Beat Furrer o Stefano Scodanibbio, da Ludwig van Beethoven e Igor Stravinsky a Salvatore Sciarrino. Infine un omaggio alla Sardegna e al Mediterraneo con la presenza delle launeddas, strumento così simile all’aulos dell’antica grecia, con il giovane virtuoso Massimo Congiu e la voce di un autorevole etnomusicologo Dante Olianas. I validi artisti presenti in questa seconda parte  sono solisti e complessi quali il Duo Métamorphoses, il Quartetto Prometeo, Livia Rado voce, Dario Calderone contrabbasso, Marc Maullon voce, Pierre Hamon flauti, Vivabiancaluna Biffi, viella, Anna Spina viola.

Gli Argonauti costituiscono il nucleo di un progetto insubrico che dovrebbe portare nel 2014 e 2015, in occasione dell’Expo di Milano, alla realizzazione di un percorso-odissea sui Laghi di Lugano e di Como, dedicato proprio al tema dell’italianità per creare un grande teatro d’acqua tra Svizzera e Italia, con la presenza di enti ed istituzioni dei due Paesi.

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