FLAINE, Francia — Non piove, non nevica, e le riserve d’acqua, sulle montagne, scendono paurosamente. In Alta Savoia, il lago di Vernant, prima fonte d’acqua per la neve artificiale della zona di Flaine, da ora verrà utilizzato esclusivamente per l’approvvigionamento di acqua potabile.
Secondo le notizie diffuse da fonti locali, il problema è stato causato dall’espansione turistica di Flaine. E la società di gestione degli impianti, se da un lato ha trovato maggiori clienti, si è trovata con le spalle al muro per quanto riguarda l’acqua da usare per l’innevamento delle piste.
Ora, deve cercare un’alternativa per la neve: sta pensando di trivellare il suolo per trovare dei bacini sotterranei, ma la natura delle rocce rende improbabile il successo di questo tentativo.
Ma il problema è di portata ben più vasta. Le autorità francesi, ma anche italiane, responsabili di zone alpine hanno riscontrato livelli d’acqua così bassi che i fornitori di energia elettrica temono per il raffreddamento delle centrali. Il raffreddamento funziona ad acqua e già nel 2006 c’erano state delle difficoltà.
Sara Sottocornola
