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G8, i grandi parlano del clima

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ROMA — La località tedesca di Potsdam apre le porte a una tre giorni di incontri su clima e biodiversità. Si tratta del "G8 ambiente". Per l’Italia, all’evento partecipa Alfonso Pecoraro Scanio, ministro dell’Ambiente e della tutela del territorio. Ecco le dichiarazioni rilasciate dal ministro nei giorni scorsi, dopo aver preso visione del rapporto Onu sul clima.

"Dopo l’accordo raggiunto in sede europea – ha detto il ministro all’Ansa -, accordo che l’Italia ha fortemente voluto e che prevede la riduzione delle emissioni di Co2 e lo sviluppo vincolante delle fonti rinnovabili, si deve aprire un confronto con gli Usa e con i paesi della nuova industrializzazione come Cina ed India al G8 ambiente che comincia giovedi’ prossimo a Postdam".
 
"Dobbiamo contemporaneamente lavorare a impegni nazionali, rafforzandoli e concretizzandoli, e a un impegno mondiale. Un Patto per il clima che coinvolga Stati Uniti, Cina e India su impegni certi e misure concrete per la riduzione delle emissioni di gas serra e per lo sviluppo di fonti pulite, sicure e rinnovabili" ha continuato Pecoraro Scanio.
 
Il ministro ha aggiunto che l’Italia deve proseguire la svolta verde avviata rafforzando le misure per l’efficienza energetica, le fonti rinnovabili e la mobilita’ sostenibile.
 
Il rapporto Onu è solo uno dei numerosi appelli lanciati sull’emergenza climatica. La ricerca condotta dall’Organizzazione delle nazioni unite evidenzia il fatto che fra vent’anni ci saranno centinaia di milioni di persone senza acqua e nel 2100 metà della vegetazione mondiale sarà estinta. Conseguenze devastanti anche per i ghiacciai, che potrebbero essere scomparsi già nel 2050.
 
Epidemie come la malaria si estenderanno a zone non tropicali e vasti territori sono a rischio per l’innalzamento del livello del mare. Mai fino a questo momento la catastrofe ambientale è stata annunciata in modo così deciso e perentorio.
 
Il messaggio dovrebbe restare identico a quello che verrà presentato il mese prossimo a Bruxelles, dove l’Unione europea, la scorsa settimana, ha stabilito la riduzione delle emissioni di gas dannosi entro il 2020. 
 
Valentina Corti

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