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Alfonso Vinci, la storia dell’alpinismo passa dal Palamonti con un film e una mostra

Alfonso Vinci
Alfonso Vinci

BERGAMO — Grande serata di storia dell’alpinismo al Palamonti di Bergamo. Lunedì sera, 3 dicembre, ci sarà la proiezione del film inedito “Alfonso Vinci-Il film di un’avventura” di Michele Radici, su uno degli esploratori e alpinisti più celebri d’Italia negli anni Trenta, oggi purtroppo quasi dimenticato. Parteciperanno Michele Radici, regista, Eugenio Pesci, scrittore e alpinista, Popi Miotti, guida alpina e Pino Brambilla Presidente del Centro di Cinematografia e Cineteca del Cai.

“Come alpinista, ha firmato alcune tra le grandi vie degli anni Trenta: Ligoncio, Cengalo, Agner – scrive di Vinci Popi Miotti -. Come avventuriero, ha scoperto il più grosso giacimento di diamanti del Sudamerica. Come geologo, ha assistito a uno smottamento di due miliardi e mezzo di metri cubi di roccia, in Perù. E poi ha scritto libri e romanzi, ha diretto un film di montagna, ha girato mezzo mondo”.

Alfonso Vinci è nato a Dazio in Valtellina nel 1915. E’ stato ufficiale nella Scuola Militare degli Alpini, alpinista di punta negli anni 30, eggendario capo partigiano della divisione valtellinese delle Brigate Garibaldi conosciuto come “Bill”. Dopo la Seconda guerra mondiale si è imbarcato per il Sud America dove è stato protagonista di una serie incredibile di viaggi e spedizioni esplorative. E’ scomaprso nel 1992.

Nel corso della serata, che avrà inizio alle ore 21 ed è a ingresso libero, oltre al film verrà inaugurata anche una mostra fotografica su “Alfonso Vinci, un Ulisse dei nostri tempi” che rimarrà esposta al Palamonti (Via Pizzo della Presolana, 15 a Bergamo) dal 3 al 15 dicembre 2012.

La mostra comprende circa 160 fotografie di grande formato, 30×40 e 50×60 per la maggior parte a colori, e la proiezione di alcuni film come “Pico Bolivar da nord” e “Spedizione italiana Panandina” tradotti in italiano; documentari di esplorazione lungo il fiume Orinoco, nella giungla amazzonica e nella zona del Salto Angel in Venezuela, restaurati e rieditati; estratti di interviste biografiche sull’alpinismo degli esordi e sulle spedizioni nel mondo, condotte da Popi Miotti e Mirella Vescovi Tenderini.

L’evento è organizzato dalla Commissione Cultura del Cai Bergamo in collaborazione con il Centro di Cinematografia e Cineteca del CAI, che ha intrapreso da qualche anno la strada della co-produzione di film, in collaborazione con registi indipendenti.

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