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Convenzione delle Alpi, intesa sul programma del “biennio italiano”

Il Ministro Clini assume la presidenza (Photo courtesy comunitamontagna.it)
Il Ministro Clini assume la presidenza (Photo courtesy comunitamontagna.it)

ROMA — E’ al via il biennio di presidenza italiana della Convenzione delle Alpi, accordo internazionale tra tutte le nazioni che insistono sul territorio alpino che ha l’obiettivo di salvaguardare l’ecosistema e promuovere lo sviluppo sostenibile. Nei giorni scorsi a Roma è stato firmato il Protocollo d’Intesa sugli impegni e i programmi della Presidenza italiana fra il Ministero dell’Ambiente, Regioni, Province Autonome e altri enti interessati.

Con questo protocollo d’intesa, il Ministro dell’Ambiente Corrado Clini, che presiederà la convenzione per il 2013-2014, ha avviato un processo di coordinamento tecnico per definire le priorità insieme alle Regioni, le Province Autonome e gli enti interessati, tra cui il Cai, l’Istat, alcune fondazioni (Eurac, Fondazione Lombardia Ambiente, Fondazione Angelini di Belluno, Fondo Ambiente Italiano) e associazioni (Anci, Uncem, Cipra Italia), ed è aperta a future adesioni.

Ora verrà istituito un gruppo di lavoro con il compito di definire il programma dettagliato e coordinare la realizzazione delle iniziative, che riguarderanno in particolare temi come la gestione delle risorse agricole, forestali, energetiche, idriche, i trasporti sostenibili e i cambiamenti demografici nelle Alpi.

“La convenzione dev’essere uno strumento fortemente partecipato e gestito ai livelli regionali e locali – ha detto Clini -. La firma di questo protocollo rappresenta non solo il segnale di una collaborazione attiva fra livelli diversi di gestione del territorio, ma anche una indicazione che punta a dar valore al ruolo delle Regioni e delle Amministrazioni Locali”.

Le aspettative riguardo l’attuazione di concrete azioni verso lo sviluppo sostenibile delle Alpi da parte della presidenza italiana della Convenzione sono molto alte, soprattutto in vista della concomitanza nel secondo semestre 2014 anche con la presidenza italiana dell’Unione Europea.

“Questa è una grande opportunità – ha detto il Presidente del Cai Umberto Martini. -, che difficilmente si potrà ripresentare, per portare avanti progetti interessanti, nell’interesse della montagna e di chi ci abita. Come Cai potremo portare avanti le nostre attività in sinergia con i club alpini degli altri Paesi europei per raggiungere gli obiettivi comuni. Vogliamo che chi oggi vive in montagna abbia le opportunità e le possibilità per continuare a restarci”.

Il Presidente della sezione italiana della Cipra Italia Oscar Del Barba, che ha partecipato all’incontro, ha dichiarato: “Dopo la prima fase che si è conclusa poco tempo fa con la firma del Protocollo Trasporti, oggi si apre una seconda fase che prevede l’attuazione della Convenzione. Ci auguriamo che la presidenza italiana sia significativa per portare una maggiore attenzione sulle montagne in generale e sulle Alpi in particolare. Un buon segnale in questo senso da parte del Governo è stato il mantenimento delle Province di Sondrio e Belluno, che rischiavano di dover sciogliere le proprie peculiarità all’interno di territori di natura differente e maggiormente popolati”.

L’Italia ha la percentuale più elevata di popolazione residente nell’area alpina (30%) e la seconda per estensione del territorio (27,3%, dopo l’Austria con 28,7%).

Uno degli impegni di Clini sarà verso la creazione di una “macroregione” alpina, che configurerebbe un importante spazio sub-europeo al di là del confini nazionali. Se ne parlerà a marzo, a Bolzano, in occasione della “Festa della primavera alpina”.

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