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De Luca: dalla montagna al Chisciotte

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AOSTA — Torna sulle scene Erri De Luca, il famoso cantore della montagna, questa volta con "Chisciotte e gli invincibili". Piece teatrale scritta e interpretata dallo scrittore napoletano, da Gianmaria Testa e Gabriele Mirabassi. Lo spettacolo, già premiato dal successo dell’anno scorso, ha ripreso la tournèe ieri sera al Teatro Civico di Vercelli, mentre questa sera sarà ad Aosta al Teatro Giacosa.

Gli autori sono una garanzia. Erri De Luca scrittore acclamato giornalista e appassionato di arrampicata. Nei racconti politici quanto in quelli di montagna, è inconfondibile la vibrazione poetica della sua penna. Gianmaria Testa, poeta e talento della nuova canzone d’autore, abituè di grande teatri italiani e stranieri. Gabriele Mirabassi, clarinettista e musicista esperto, amante del jazz e della musica sperimentale e contemporanea.
 
Lo spettacolo è un omaggio ai sognatori. Agli irriducibili che non si arrendono, che continuano a farsi coinvolgere dalla vita e delle passioni, che non restano spettatori passivi di quanto accade nel mondo. Sono loro gli invincibili, non perchè non falliscono mai, anzi l’opposto. Invincibili perchè non si danno per vinti davanti alle sconfitte.
 
"Invincibile è chi da nessuna disfatta, da nessuna batosta si fa togliere la spinta a battersi di nuovo. Chisciotte che risorge ammaccato dai colpi e dalla polvere è invincibile". Questo è il protagonista cantato dai tre artisti nelle parole di Erri De Luca.
Chitarra, formaggio, pane e vino, su queste note si parla di un eroe di tutti i tempi. "Chisciotte e gli invincibili" nasce infatti intorno a un tavolo di cucina, nell’atmosfera rilassata e serena di un incontro tra amici. E proprio intorno a un tavolo stanno seduti gli autori durante la piece.
 
Alonso Chisciano, in arte Chisciotte, di circa 50 anni si mette per strada con la missione di contrastare ingiustizie, riparare i torti. Certo, non siamo più ai vecchi e gloriosi tempi della cavalleria errante di cervantesca memoria, ma ancora in questo mondo c’è posto per chi non si arrende a una sconfitta certa, cade e si rialza, pur di perseguire i propri sogni.
 
De Luca, Testa e Mirabassi credono che uomini così vivano in tute le epoche e siano nascosti, ma presenti, in molti luoghi. Probabilmente ce n’è uno seduto nel buio della sala, ed è per questo che sul palco c’è una sedia vuota che lo aspetta.
 
 
Valentina d’Angella
 

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