Per il Nord, oltre che per il Sud, sarà un altro scorcio d’estate. Tra sabato e domenica, un aumento delle nubi impegnerà i settori alpini settentrionali con qualche debole fenomeno sui crinali, Dolomiti e Friuli, mentre in pianura transiteranno al più velature e strati alti, accompagnati da venti settentrionali, che, a causa dell’effetto di caduta, innalzeranno la colonnina di mercurio anche su valori superiori ai 25°C, specie sul Piemonte.
Il quadro meteorologico sarà piuttosto statico rispetto a questi giorni, con un anticiclone sempre ben saldo sui settori meridionali europei ed una fase di tempo tutto sommato buona che caratterizzerà gran parte delle nostre regioni per i prossimi giorni.
Solo da domenica il versante orientale inizierà ad essere più vulnerabile alle discese fresche dirette verso i Balcani con fenomeni da instabilità e temperature in calo. Lunedì 8 ottobre, infatti, le correnti al suolo da Est prenderanno il sopravvento portando nubi più diffuse anche sul catino padano e un generale calo delle temperature di 4-5°C.
Probabilmente da metà mese si aprirà una fase più umida e piovosa in linea col periodo. Ma la previsione non è ancora certa. La circolazione generale dell’atmosfera proverebbe nuovamente a cambiare le carte in tavola sul Mediterraneo: le correnti perturbate dal Nord Europa potrebbero anche aprire una fase decisamente più fredda di quella attuale, secondo modalità tipiche dell’inverno.
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