ALLEGHE, Belluno — Sono stati recuperati questa mattina all’alba dopo una notte in parete due alpinisti rimasti incrodati ieri sul Civetta. I due si erano bloccati in discesa, circa 200 metri sopra il ghiaione, dopo che avevano rinunciato a scalare la difficile via Capitan Sky-hook, l’itinerario che sale sulla grande parete Nord-Ovest della montagna, che da quando è stato aperto, 25 anni fa, conta ancora oggi pochissime ripetizioni.
Secondo quanto riferisce il Soccorso alpino veneto, i due si trovavano ieri su Capitan Sky-hook, la celebre via aperta nel 1987 dai lecchesi Paolo Crippa e Dario Spreafico: la via sale tra la Punta Civetta e la Punta Tissila, è lunga 500 metri più 380 metri di zoccolo, ed è valutata di grado 7b+. I rocciatori, dopo aver rinunciato a finire la salita, avevano deciso di calarsi sulla via stessa per rientrare. Arrivati allo zoccolo di Punta Civetta, tratto comune con le vie classiche Andrich e Aste, hanno sbagliato canale di discesa e sono rimasti bloccati 200 metri sopra il ghiaione.
Verso sera hanno chiesto aiuto al Soccorso alpino, anche per via di alcuni problemi con il materiale e per l’infortunio a un piede di uno di loro. Rassicurati dal fatto che gli alpinisti avevano avvertito di poter bivaccare in parete, i soccorritori sono partiti con l’elicottero del Suem di Pieve di Cadore questa mattina all’alba: hanno imbarcato il gestore del rifugio Tissi, volontario del Soccorso alpino di Alleghe, che li aveva individuati e seguiti con il binocolo.
Insieme hanno volato sulla montagna alle 5.20, e hanno recuperato gli alpinisti con un verricello di 20 metri. Uno dei due, un 27enne di Udine, è stato trasportato all’ospedale di Agordo, con un sospetto trauma alla caviglia.
