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Lecco, sei incidenti in montagna in un solo giorno

Zuccone di Campelli e Zucco di Pesciola (Photo courtesy of bradipidimontagna.blogspot.it)
Zuccone di Campelli e Zucco di Pesciola (Photo courtesy of bradipidimontagna.blogspot.it)

LECCO — Brutta domenica sulle montagne della provincia di Lecco: dopo la tragedia di sabato sulla Grignetta, altri sei incidenti ad altrettante persone si sono susseguiti nell’arco di poche ore. Grazie al bel tempo, i soccorsi si sono sempre prodigati celermente nei propri interventi ma non è stato possibile evitare un altro decesso, stavolta a causa di un arresto cardiaco.

Il primo incidente si è verificato attorno alle 11:30. Un alpinista 55enne stava effettuando in cordata l’ascesa della via Bramati/Fasana sullo zucco di Pesciola, cima di 2092 metri sopra Barzio in provincia di Lecco. L’uomo, un istruttore del Cai di Seveso, è caduto sul secondo tiro di corda e ha riportato vari traumi agli arti inferiori e altre ferite. L’elisoccorso di Como lo ha trasportato dapprima al rifugio Lecco e successivamente all’ospedale Niguarda.

Circa un’ora dopo, nella stessa zona, un volontario del soccorso alpino ha dato l’allarme per una donna svenuta sulla cima dello Zuccone Campelli, a quota 2164 metri. La signora è stata trasportata dall’elisoccorso di Bergamo all’ospedale Manzoni di Lecco. Negli stessi momenti un altro volontario segnalava una caduta sulla Grignetta. Un cinquantenne del Cai di Bergamo era scivolato lungo il canalino Federazione. Il volontario ha provveduto a medicare ed accompagnare il ferito all’automobile dove la moglie stava aspettando per portarlo in ospedale.

Attorno alle 14:30 alcuni volontari hanno segnalato un incidente nella zona della piramide Casati, struttura rocciosa della Grignetta che sorge a 1940 metri di quota. Un escursionista stava camminando lungo il sentiero di avvicinamento alla piramide quando è caduto per una trentina di metri. Sul posto è intervenuta l’eliambulanza di Como che solo dopo due ore è riuscita a trasportare l’uomo in ospedale.

Attorno alle 15:30 un escursionista 47enne è stato colpito da un arresto cardiaco mentre si trovava presso il rifugio Terz’Alpe, posto a 793 metri di quota sui Corni di Canzo, al confine tra la provincia di Lecco e quella di Como. L’elisoccorso di Milano si è recato sul posto, ma i tentativi di rianimazione da parte dei sanitari si sono rivelati vani.

L’ultimo incidente si è verificato nel tardo pomeriggio sullo Zucco dell’Angelone, cima di 1165 metri tra gli abitati di Pasturo e Barzio. Due alpinisti, un ventenne e un quarantenne, sono rimasti incrodati durante la discesa lungo la via Anabasi. Impossibilitati a continuare hanno contattato i soccorsi che hanno raggiunto il luogo poco dopo le 18. L’intervento si è rivelato particolarmente ostico a causa della vicinanza con le rocce, ma l’elicottero del 118 è riuscito a recuperarli e a riportarli illesi e leggermente scossi a Pasturo.

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