AlpinismoAlta quota

Dhaulagiri, Mario Panzeri è pronto: domani si parte per la vetta

Mario Panzeri
Mario Panzeri

KATHMANDU, Nepal — “Domani iniziamo la salita. Domenica o lunedì tentiamo la cima”. Il piano è fatto, il gruppo convinto: sul Dhaulagiri è tempo di giocarsi il tutto per tutto. Mario Panzeri e gli altri alpinisti che si trovano ai piedi della montagna hanno deciso di approfittare di tre giorni di meteo discreto per lanciare il primo tentativo di vetta: l’alpinista lecchese è ormai faccia a faccia con il suo obiettivo: i 14 ottomila senza ossigeno.

“Sono appena arrivate le notizie meteo – esordisce Panzeri, che abbiamo raggiunto al satellitare -. Ci siamo confrontati e abbiamo deciso di provare la cima lunedì. Partiremo dal campo base domani, 4 maggio, per andare a campo 1. Il giorno dopo il meteo non sarà molto bello ma dovremmo riuscire ad arrivare comunque a campo 2. Il 6 maggio saliremo a mettere campo 3 e la notte partiremo per tentare la cima. Partiremo presto perchè il 7 pomeriggio danno già neve, e vogliamo tornare presto al campo”.

“Per adesso il programma è questo – dice Panzeri -. Bisogna vedere se il meteo tiene. Se ci va male abbiamo ancora possibilità di fare altri tentativi, nei prossimi giorni dovrebbe arrivare al base anche il mio amico giapponese Hiro: come me, ha 13 ottomila e gli manca il Dhaulagiri. Sì, potremo ritentare, però adesso questa piccola finestrina è da sfruttare”.

Le condizioni di salita non sono delle più semplici. La montagna è carica di neve e la fatica per battere traccia, anche se si fa a turno, è tanta. Chiediamo a Mario se ha nevicato molto. “Porco cane – risponde -, dovresti vedere, 2 giorni fa ha iniziato alle 10 di sera una bufera e neve e dopo poco, in tenda qui al campo base, c’erano -15 gradi. Ieri poi era bello e la parete continuava a scaricare. Per andare a campo 1 bisogna salire velocemente, prima che arrivi il sole, perchè ci sono diversi seracchi”.

Panzeri affronterà la salita con i suoi 4 compagni di spedizione: Floriano Lenatti di Chiesa Valmalenco, Giampaolo Corona di San Martino di Castrozza, Tarcisio Giordani di Chiesa Valmalenco e Simone Botta di Varallo Sesia. Ma con loro saliranno anche Marco Confortola con il suo sherpa, l’americano Ryan Waters – compagno di Cecilie Skog -, una spedizione di iraniani e forse anche di cechi.

Un gruppo ben nutrito, dunque. Ma alla fine, lassù, ognuno è faccia a faccia con la montagna. E non solo: anche con i propri sogni. Per Panzeri, questa, sarà una salita speciale. Possibile che non sia nemmeno un po’ emozionato?

“Per carità – ride “Mariolone” – ma che emozionato! Il pensiero più che altro è a questo meteo che non dà proprio 3 giorni bello: il 4 maggio sarà buono, infatti tenteranno la cima sull’Annapurna. Poi il 5 sarà brutto e il 6 bello, il 7 così così. Insomma molti giorni sono variabili. Vedremo. Per ora crepi il lupo!”.

Concentrazione dunque. Per ora “cima” è ancora una parola tabù: se ne parlerà soltanto a cose fatte.

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