FIEROZZO, Trento — É tuttora ricoverato in ospedale lo scialpinista travolto ieri da una valanga durante un’escursione con due amici sulla catena del Lagorai, nel Trentino Orientale. Il recupero è stato facilitato dal fatto che l’uomo indossava l’Arva, lo strumento che permette l’individuazione sotto uno strato di neve.
Nella giornata di ieri tre persone si trovavano sulla catena del Lagorai per un’escursione di scialpinismo sul Gronlait, cima di 2383 metri. Durante l’ascensione una valanga con un fronte di oltre 70 metri si è staccata da quota 2000 e ha travolto uno degli scialpinisti.
I due compagni rimasti illesi hanno immediatamente dato l’allarme e sul posto è arrivato il Soccorso Alpino. I volontari hanno iniziato le ricerche e sono riusciti a recuperare il ferito grazie all’apparecchio Arva che portava con sé. Una volta estratto l’uomo è stato elitrasportato all’ospedale Santa Chiara di Trento, dov’è tuttora ricoverato.
L’abbondante neve caduta in questi giorni ha creato numerosi problemi anche in altre zone. A causa del manto nevoso due escursionisti sono rimasti bloccati in provincia di Pordenone nei pressi del rifugio Baita Arneri, che sorge a quota 1630 metri sul Monte Tremol, a pochi chilometri dal confine veneto. I due hanno dato l’allarme con il telefonino e sul posto si è recato l’elicottero dei Vigli del Fuoco. Il mezzo aereo ha trasportato la coppia all’Ospedale di Pordenone dove sono stati trattenuti in via precauzionale per un principio di ipotermia.
Ma se il rischio c’era e c’è tutt’ora e pure molto elevato…………..questo vale anche per me: a volte si frigge dalla voglia di andare…e prendere del ‘c…’ è un attimo.