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Libro tedesco diffama Messner: censurato

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BERLINO, Germania — E’ arrivata la sentenza definitiva. Il libro tedesco di Max Von Kienlin, che accusa Reinhold Messner di essere colpevole della morte del fratello Guenther sul Nanga Parbat nel 1970, sarà censurato nei passaggi che diffamano lo scalatore altoatesino.

La notizia, di pochi giorni fa, riporta sotto i riflettori una polemica durata più di trent’anni, che si è risolta solo un anno e mezzo fa. 
 
Nel 1970 Rehinold e Guenther Messner partirono per scalare il Nanga Parbat (nella foto), ma solo Rehinold tornò vivo da quella spedizione. Molti lo accusarono di aver abbandonato senza scrupoli il fratello per raggiungere la vetta. Il "re degli ottomila" smentì sempre questa versione dei fatti, affermando che il fratello era stato travolto da una valanga mentre stava scendendo.
 
Solo un anno e mezzo fa il ritrovamento dei resti di Guenther Messner provò definitivamente e senza ombra di dubbio che lo scalatore altoatesino aveva sempre detto la verità. Ma, nel frattempo, di cose se ne erano dette e scritte molte.
 
Alcune di queste accuse giacevano nel libro "Die Uebershreitung" (l’eccesso) di Max Von Kienlin, che accusa esplicitamente  Rehinold Messner di aver lasciato morire di sfinimento il fratello.
 
Messner gli fece causa, e oggi il giudice gli ha dato finalmente ragione, riconoscendo come diffamatori 12 dei tredici passaggi del libro che Messner aveva contestato. 
 
 
 

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