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Animali e natura battono la playstation: i bimbi di montagna vivono meglio

Un disegno della ricerca (Photo courtesy targatocn.it)
Un disegno della ricerca (Photo courtesy targatocn.it)

CUNEO — Heidi docet: tra caprette e prati in fiore, i bambini stanno meglio che al Pc. Ma a dire che in montagna si vive meglio, ora, non è solo un cartone animato. E’ una ricerca scientifica condotta su 1504 bambini delle valli alpine cuneesi dallo psicologo Marco Barra del Dipartimento di Psicologia dell’Università di Torino in collaborazione con diversi enti ed istituti locali.

La ricerca, una delle poche ricerche volte ad indagare il benessere di bimbi che vivono nelle valli alpine, si intitola “Come stai oggi?” ed è stata presentata nei giorni scorsi a Torino con i suoi primi risultati. Il campione è composto da 1.504 bimbi dai 6 agli 11 anni, che frequentano la scuola elementare in 22 paesi del territorio, 3000 genitori e 184 insegnanti.
Primo risultato eclatante: l’aria aperta batte la playstation. Solo il 19 per cento dei bambini intervistati dedica il suo tempo libero ai videogiochi, mentre il 35 per cento si dichiara impegnato in attività all’aria aperta come cura dell’orto, giochi in giardino, passeggiate e simili.
I fattori fondamentali per il benessere dei bambini sono risultati essere il contatto con gli animali domestici, lo svolgere attività con i propri amici e lo stare all’aria aperta nei giorni soleggiati e di bel tempo. La tristezza subentra invece quando piove o quando malauguratamente succede qualcosa al micio o al cane di casa.
“Ai bambini delle vallate piace il paese in cui vivono – ha detto Barra illustrando i risultati -. Si sentono bene, al sicuro nel proprio ambiente di vita, che è di loro gradimento. Sono soddisfatti di famiglia, scuola, amici, e anche di sè stessi. In maniera superiore quelli di undici anni rispetto ai più piccoli”.
Che sport praticano? Il 36 per cento ha indicato il nuoto come sport più praticato dai figli, in seconda battuta viene lo sci, poi il calcio. All’ultimo posto c’è il tennis.
Il passo successivo della ricerca sarà cercare di capire se i bimbi di montagna siano più felici di quelli di città. “Lo scopo ultimo – ha spiegato l’autore – è capire se vivono bene i bambini nei paesi nelle vallate alpine del Cuneese, per esaminarne le esigenze principali e i bisogni, con la speranza di trasformarli in strategie di intervento in diversi ambiti, sociale, scolastico, sanitario, educativo”.

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Un commento

  1. Cosa sono davvero la ricchezza e il benessere? Sarebbe bello chiederlo a tutti questi bambini, gli adulti ormai hanno solo confusione in testa.

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