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Alpinista bloccato sulla Moiazza, notte all’addiaccio sotto la neve

Spigolo Sorarù (Photo courtesy of kitalpha.altervista.org)
Spigolo Sorarù (Photo courtesy of kitalpha.altervista.org)

LA VALLE AGORDINA, Belluno — Brutta disavventura per un alpinista trevigiano di 33 anni sulla Moiazza: l’uomo è stato costretto a passare la notte tra sabato e domenica all’addiaccio dopo esser rimasto incrodato in parete e poi sorpreso dal maltempo. L’elisoccorso, allertato dalla moglie al suo mancato rientro, ha recuperato il malcapitato la mattina dopo sulla cima, dove erano caduti 30 cm di neve fresca.

Un alpinista proveniente da Castelfranco Veneto, in provincia di Treviso, si era recato nella giornata di sabato nell’Agordino per una scalata in solitaria sulla Moiazza. Il 33enne ha iniziato a scalare, da solo, lo Spigolo Sorarù, una via di quinto grado superiore posta sulla Pala del Bèlia, vetta di 2295 metri a poca distanza dal passo Duran, il valico tra la Moiazza e la Catena del San Sebastiano.

La scalata è durata però più del previsto perchè l’uomo è rimasto dapprima incrodato sulla parete e si è poi trovato in difficoltà all’uscita della via, a circa 2.300 metri di quota anche a causa del maltempo che aveva raggiunto la zona. Domenica mattina la moglie ha dato l’allarme per il mancato rientro del coniuge e i soccorsi si sono messi immediatamente all’opera.

Nella notte erano scesi circa 30 centimetri di neve fresca e la nebbia inizialmente non permetteva un avvicinamento con l’elicottero così una squadra del Soccorso alpino di Agordo era pronta a partire a piedi. Dopo poco si è fortunatamente creato un varco nella fitta nebbia che ha permesso al mezzo aereo del Suem di Pieve di Cadore di effettuare un sopralluogo.

Secondo quanto comunicato dal Cnsas Veneto, l’eliambulanza ha avvistato l’alpinista nel giro di poco e ha sbarcato in hovering un soccoritore che ha raggiunto l’uomo per accertarsi delle sue condizioni. Vedendo che era in grado di camminare si sono spostati in una zona più agevole per il recupero, avvenuto sempre in hovering.

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Un commento

  1. La cronaca locale riporta commenti poco lusinghieri..infatti non si sa come vari blogger di stampa locale sono riusciti a risalire all’identità dell’alpinista soccorso, a spulciare gli archivi scoprendo che non era nuovo ad essere rimasto incrodato e soccorso…con una scheda pubblica sul web che riporta..istruttore nazionale di alpinismo ed arrampicata e gusto per la solitaria ed …ambizioni di 14 ottomila.Non si capisce se il giovane alpinista indubbiamente dotato di tecnica non sa gestire gli imprevisti o se la famiglia è troppo apprensiva e non tollera un mancato ritorno nei tempi previsti.Oltre ai gradi di scalata occorrerà forse aggiungere ” scapolo” o” ammogliato …con prole”” perchè in tal caso l’impresa aumenta di valore?

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