HUNZA, Pakistan — Iniziano a riemergere le prime case dall’acqua nel bacino di Attabad. Sono le costruzioni del villaggio di Gulmit, che fu completamente sommerso dall’onda scatenata dalla frana di Hunza nel gennaio 2010. A distanza di quasi due giorni dall’esplosione pilotata degli argini del lago, voluta per far defluire le acque verso valle e ripristinare la Karakorum Highway, inabissatasi ben sotto la superficie, si cominciano a rivedere i profili del mondo prima della catastrofe.
Le 8 cariche di dinamite sono state fatte saltare il 27 febbraio e l’esplosione ha provocato immediatamente un grosso calo del livello dell’acqua, scesa ad oggi di una ventina di metri. Dopo le prime ore la velocità di drenaggio è diminuita ma non si è mai fermata ed è tuttora in progressivo calo. Come riportato dal quotidiano Pamir Times, si iniziano a vedere i primi muri delle costruzioni del villaggio di Gulmit, uno di quelli più danneggiati dalla frana di Hunza, perchè completamente sommerso dalle acque.
Le autorità locali non sanno se il bacino si prosciugherà del tutto o se rimarranno alcuni metri d’acqua, certo è che l’obiettivo sarebbe quello di riaprire la Karakorum Highway, unica strada che si sviluppa a circa 30, 40 metri di altezza dal fondo del fiume e che collega la valle di Hunza al resto del mondo. In questi giorni peraltro, anche le comunicazioni via barca sono interrotte, proprio per via dell’abbattimento degli argini del lago di Attabad, e quindi le popolazioni locali rimangono al momento isolate.
Photo: http://pamirtimes.net
httpv://www.youtube.com/watch?v=IbLkaJVcrMM&feature=youtu.be
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