Curiosità

Il terribile drago che terrorizzava l’Amiata

SANTA FIORA, Toscana — Un orribile serpente che uccideva bestie e esseri umani, terrorizzando chi passava dai boschi del Monte Amiata. Al tempo in cui gli Sforza governavano Santa Fiora, quando succedeva qualcosa di brutto alla comunità, la colpa veniva sempre buttata su un presunto drago che veniva chiamato il “Cifero serpente”.

Nessuno in realtà lo aveva mai visto, ma secondo la leggenda il drago aveva deciso di vivere nei boschi dell’Amiata per punire la signoria degli Sforza, che nel 1439, dopo il matrimonio tra Cecilia Aldobrandeschi e Bosio Sforza, erano succeduti ai conti Aldobrandeschi nel governo della città. Ma c’era anche chi diceva che la bestia fosse al soldo dei governanti che così tenevano in riga la popolazione.

Un giorno Guido Sforza decise di andare a caccia del drago. Quando tornò disse di averlo ucciso invocando l’aiuto di Dio e il nome della Madonna e nel luogo dello scontro fece erigere una cappella intitolata alla Vergine, dove successivamente nacque il convento della Selva. Poi, mostrò a tutti il teschio della bestia che ancora si può vedere nel convento. Oggi sappiamo che la reliquia è probabilmente la mascella di un coccodrillo.

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