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Finlandia, troppo caldo e gli uccelli non migrano più

HELSINKI, Finlandia — Il riscaldamento globale cambia le tratte migratorie degli uccelli che abbandonano sempre più tardi il profondo Nord e si fanno vedere sempre meno nelle aree umide europee.

Lo rivela una ricerca dell’Università di Helsinki, recentemente pubblicata sul Journal of Ornithology, che ha studiato 30 anni di migrazioni di diverse specie di volatili acquatici, rilevando che oggi il viaggio inizia circa un mese dopo rispetto a 30 anni fa.

Gli uccelli lasciano la Finlandia ad autunno inoltrato e spesso non arrivano a sud come un tempo. Nel Regno Unito, per esempio, il numero di questi animali è crollato e i laghetti, una volta pieni di uccelli, restano deserti tutto l’inverno.

Oche, anatre selvatiche e cigni, per esempio, sono sempre più restii a intraprendere il viaggio: l’acqua non si ghiaccia e il cibo non manca. Perché allora volare per centinaia di chilometri? Cambiare abitudini vecchie di secoli, però, può essere rischioso. E gli studiosi finalndesi stanno cercando di capire se alcune di queste specie siano a rischio estinzione.

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