"Attacco" dell'orso, interviene il direttore del Parco d' Abruzzo
PESCASSEROLI, L’Aquila — “A memoria d’uomo non si conosce nessuna aggressione di un orso marsicano all’uomo, tantomeno ai pastori che da millenni convivono con il plantigrado sulle nostre montagne”. Queste le parole ufficiali del direttore del Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise, Dario Febbo, che a seguito dell’episodio che ha coinvolto un pastore e un orso la settimana scorsa, ha voluto precisare e ridimensionare la descrizione dei fatti.
Esattamente una settimana fa sul Piano delle Cinquemiglia, un altopiano sui Monti Marsicani si era verificato un incontro ravvicinato tra un orso e un pastore. A riguardo è inetervenuto Dario Febbo, direttore del Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise, attraverso un comunicato stampa.
“Come al solito un evento legato all’orso viene strumentalizzato al punto di ingigantire un fatto questa volta accaduto in un contesto naturale – scrive infatti Febbo -, perché l’orso era a casa sua, sulle montagne, e renderlo tragico urlando a gran voce al grosso pericolo corso dal pastore. Pericolo che in realtà non c’è stato”.
Nell’articolo precedente avevamo dato la notizia dell’episodio occorso al pastore, affermando chiaramente che l’uomo era riuscito a trovare riparo senza rimanere ferito dall’animale. Ci è parso giusto comunque riportare la precisazione del Direttore del Parco, che aggiunge dettagli ai fatti avvenuti.
“Prendiamo atto della smentita dello stesso allevatore e del pastore – conclude il direttore – non riusciamo invece a comprendere le dichiarazioni di qualche allevatore. Davvero incomprensibile certe dichiarazioni che suscitano unicamente allarme ingiustificato e sembrano essere dettate da finalità contrarie alla salvaguardia del Parco e dell’animale simbolo del Parco stesso”.
Info: www.parks.it/parco.nazionale.abruzzo
Rispettiamo l’orso, im particolare dov’e’ di casa. I tempi cambiano, l’uomo nonostante tutto antropizza ovunque: puo’ accadere che da una reciproca diffidenza nasca lentamente una buona convivenza. Ma alllora non sara’ piu’ un orso…