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Allarme orsi sulle piste di Cortina, ma erano solo cani

Due esmplari di orsi (Photo courtesy of http://tomwartonick.org)
Due esmplari di orsi (Photo courtesy of http://tomwartonick.org)

CORTINA D’AMPEZZO, Belluno — Grande apprensione giovedì scorso per l’avvistamento di due orsi vicino alla stazione di partenza della funivia della Skiarea Faloria-Cristallo di Cortina d’Ampezzo. La notizia, in fretta circolata sul web e sulla stampa locale, è stata però smentita al pomeriggio del giorno stesso, quando due guardie del Parco delle Dolomiti hanno scoperto che le orme non appartevano a due plantigradi, bensì a due cani di grossa taglia sfuggiti ad un residente.

Giovedì mattina due addetti agli impianti di risalita del comprensorio sciistico del Cristallo e del Faloria di Cortina si trovavano in località Rio Gere a 1698 metri di quota. Stavano svolgendo alcuni lavori di manutenzione presso le stazioni di partenza della seggiovia quando, guardando verso le piazzole di sosta coperte di neve, hanno notato una macchia scura che si muoveva e giudicando la stazza hanno subito escluso che si trattasse di un cervo.

Hanno quindi ipotizzato che fosse un orso e poco dopo è comparso un secondo animale che si è allontanato velocemente con il primo in direzione del passo Tre Croci. Uno degli addetti si è avvicinato e ha fotografato le orme lasciate sulla neve dopodichè hanno segnalato l’avvistamento all’amministratore della società dell’impianto e il Parco delle Dolomiti d’Ampezzo.

Sarebbe stato abbastanza insolito vedere degli esemplari a una quota così bassa, in pieno giorno e sulle piste da sci, ma l’ipotesi era pur sempre possibile. I giornali locali infatti ipotizzavano che gli orsi si fossero avvicinati perchè la strada che transita per il passo Tre Croci era chiusa al traffico da qualche giorno e quindi la tranquillità della zona poteva aver invogliato gli animali ad avvicinarsi più del solito alla via asfaltata.

Il grande scalpore che ha avuto la notizia è però rientrato immediatamente nel pomeriggio stesso di giovedì. Dopo l’avvistamento infatti due guardie del Parco delle Dolomiti d’Ampezzo avevano iniziato un sopralluogo nella zona per verificare la presenza dei plantigradi e hanno così scoperto che le orme appartenevano in realtà a due cani di grossa taglia. Gli animali erano sfuggiti ad un residente, come le due guardie hanno potuto constatare personalmente.

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