News

EvK2cnr in Nepal: nuovi accordi per la ricerca d'alta quota e convegno Icimod sulla Green economy

Valle del Khumbu - villaggio di Periche
Valle del Khumbu - villaggio di Periche

KATHMANDU, Nepal — Si è appena conclusa la missione in Nepal del Comitato EvK2Cnr, che ha partecipato al convegno internazionale organizzato da Icimod – “Green economy e sviluppo sostenibile delle montagne: opportunità e sfide in vista di Rio+20”. Durante l’incontro è stata messa in evidenza la grande potenzialità delle montagne, uno dei punti chiave per  lo sviluppo economico del futuro, ed è stata sottolineata la necessità di una maggiore attenzione ai problemi causati  dai cambiamenti climatici in queste regioni.  In concomitanza con la conferenza il Nast – Nepal Academy of Science and Technology  – e il Cnr, hanno siglato nuovi importanti accordi: tra questi ci sono anche quelli riguardanti il Comitato EvK2Cnr, che da oltre vent’anni svolge ricerca presso il Laboratorio-Osservatorio Piramide all’Everest.

Si è svolta dal 5 al 7 settembre a Kathmandu la conferenza “Green Economy and Sustainable Mountain Development”, organizzata da Icimod – International Centre for Integrated Mountain Development – in collaborazione con Unep – United Nations Environment Programme. L’incontro è stato voluto in vista della Conferenza di giugno 2012, “Rio+20”, nella quale le Nazioni Unite tratteranno tra i temi principali, anche quello della Green economy: Icimod e Unep hanno voluto quindi aprire un tavolo di discussione precedente per assicurarsi che le problematiche delle montagne abbiano la giusta considerazione nel dibattito globale.

Alla conferenza ha partecipato anche il Comitato EvK2Cnr, che da più di vent’anni è presente in Himalaya con le attività di ricerca scientifica. E’ stata sottolineata l’importanza della ricerca e del monitoraggio atmosferico in alta quota, come contributo essenziale per la formulazione di strategie mirate a politiche di green economy. A Kathmandu infatti, si è discusso del ruolo delle montagne nel sistema delle economie sostenibili, dei problemi e delle sfide che riguardano oggi i territori di alta quota e della possibilità di creare uno sviluppo sostenibile in queste regioni. Possibilità che possono però diventare reali solo se i governi mondiali inizieranno ad attribuire ai territori montuosi la giusta considerazione e il reale valore ambientale, economico e culturale.

Nonostante i benefici prodotti delle montagne siano sfruttati anche a valle e in pianura, le gravissime ripercussioni derivate dai cambiamenti climatici rimangono invece ad oggi problematiche di affare quasi esclusivo delle popolazioni d’alta quota che andrebbero invece sostenuti maggiormente, anche in virtù dell’importanza strategica e globale dei loro territori.

Rajendra Kumar Pachauri, Premio Nobel per la Pace e presidente del Panel internazionale sul cambiamento climatico (IPCC), ha posto l’accento sulla necessità di un maggiore impegno da parte della comunità mondiale per superare la “brown economy”, con la consapevolezza del fatto che obiettivo della Green economy debba essere quello di proporre un sistema che ne rappresenti un ottimo sostituto economico sia in termini di efficienza e benefici per la popolazione mondiale, sia ponendo un particolare accento sui temi legati alla riduzione della povertà.

Le conclusioni della conferenza saranno poi presentate all’incontro del 10-12 ottobre della World Mountain Conference di Lucerna e poi in occasione del Cop 17 a Durban, in Africa.

Contestualmente alla conferenza sulla Green economy, un altro importante obiettivo raggiunto dal Comitato EvK2Cnr in questa breve missione nepalese è stato il rinnovo dell’accordo di cooperazione scientifica e tecnologica tra il Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR) e la Nepal Academy of Science and Technology (NAST), stipulato inizialmente nel 1997 al fine di consentire una copertura legale, giuridica e diplomatica a istituti ed enti di ricerca italiani in Nepal, garantendo nello specifico la sicurezza degli impianti e dei ricercatori italiani degli istituti CNR, universitari e al personale impegnato nel progetto EvK2Cnr, sotto l’egida del Ministero degli Affari Esteri e del Ministero dell’Istruzione, Università e Ricerca.

Non solo, tale accordo, già rinnovato due volte, è integrato da un protocollo d’intesa operativo d’importanza cruciale, in quanto ha permesso al Comitato EvK2Cnr di gestire, in tutti questi anni e sempre in collaborazione con il NAST, il Laboratorio – Osservatorio Internazionale Piramide, installato a 5050 m di quota nella Valle del Khumbu all’interno del Parco Nazionale del Sagarmatha, che vanta collaborazioni internazionali con organizzazioni, istituti ed enti del calibro di Unep, Programma ambientale delle Nazioni Unite, WMO (World Meteorological Organization), WCRP (World Climate Research Programme), NASA (Goddard Space Flight Center) e ILTER (International Long Term Ecological Network).

Da oltre 20 anni ormai, più di 150 ricercatori italiani provenienti da diversi istituti CNR (CNR-ISAC, CNR-ISE, CNR-IRSA, CNR-IIA, CNR-IREA, CNR-IDPA, CNR-IBAF), da diverse Università Italiane e da più di un centinaio di enti di ricerca internazionali, hanno condotto attività di ricerca in diversi ambiti, tra cui Atmosfera e clima, Glaciologia, Risorse idriche,  Biodiversità animale e vegetale e Medicina.

Tags

Articoli correlati

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Back to top button
Close