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Rubano armi delle Grande Guerra rilasciate dal ghiacciaio del Vioz, denunciati

Monte Vioz (Photo courtesy of fotofred.cz)
Monte Vioz (Photo courtesy of fotofred.cz)

PEIO, Trento — Sono saliti ad oltre 3000 mila metri di quota fino al ghiacciaio del monte Vioz, nel massiccio dell’Ortles-Cevedale, dove hanno recuperato illegalmente diversi residui bellici della Grande Guerra venuti a galla con lo scioglimento estivo del ghiaccio. I due uomini sono stati sorpresi dalle forze dell’ordine mentre scendevano dalla montagna con gli zaini colmi delle antiche armi: sono stati quindi denunciati per violazione della legge sulle armi e ora rischiano da uno a otto anni di reclusione.

Come sempre il grande caldo d’agosto favorisce la fusione anche dei ghiacciai alpini, e in alcune zone come quella dell’Ortles-Cevedale, ha portato alla luce cimeli storici appartenenti alla Prima Guerra Mondiale. Il fenomeno è noto, tanto che Carabinieri e Corpo forestale della provincia di Trento monitorano solitamente il massiccio spartiacque di Lombardia e Trentino, uno dei fronti più noti del periodo bellico.

Proprio su una di queste montagne lo scorso sabato sono stati notati due escursionisti che scendevano dalla cima del monte Vioz, alto 3.645 metri, con enormi zaini. In fase di rientro dal versante trentino sono stati fermati dalle forze dell’ordine che li hanno invitati a mostrare il contenuto delle sacche: un bottino non indifferente di 8 torpedini minenwerfer, particolari “proiettili” da mortaio usati dai tedeschi durante la Prima Guerra Mondiale.

I residui bellici, ancora funzionanti, sono stati immediatamente sequestrati e portati agli artificieri per la bonifica. I due ladri sono stati denunciati per violazione della legge sulle armi e possesso di armi da guerra, reato che prevede da uno a otto anni di reclusione oltre ad una cospicua multa.

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