Everest: il Nepal misurerà l'altezza ufficiale entro due anni
KATHMANDU, Nepal — “Entro due anni misureremo l’esatta altezza dell’Everest. E sarà un’operazione tutta nepalese”. Questo l’annuncio fatto nei giorni scorsi da Gopal Giri, Ministry of Land Reform and Management nepalese: dopo innumerevoli misurazioni fatte da spedizioni di diversa nazionalità, per la prima volta nella storia il governo nepalese ha deciso di voler procedere ad una misurazione ufficiale della montagna che sorge per metà sul suo territorio.
Secondo quanto riferito da Nepalmountainnews.com, il processo sarà piuttosto lungo perchè il governo nepalese vuole misurare l’altezza dal livello del mare e confrontarla con diversi altri punti del suolo siutuati a diversa quota, tra cui i villaggi di Namche e Taksindu. Il ministro ha fatto sapere che di solito il punto di riferimento per il livello del mare è il porto di Kolkata, in India.
L’altezza ufficiale dell’Everest, risultante dal trattato di confine Nepal-Cina, è al momento quella di 8.848,13 metri. Diverse misurazioni condotte da svariati ricercatori e con diverse tecnologie, hanno dato però nella storia risultati leggermente diversi. Per esempio, nel 1952 la British India Company misurò 8.847,842 metri. Nel 1990 il cartografo americano Bradford Washburn diede per certa l’altezza di 8.850 metri. La Cina, invece, ha misurato la montagna ottenendo un risultato di 8,844.42 metri al picco roccioso e 8.847.933 metri compreso lo strato di neve.
L’Italia, dal canto suo, ha condotto diverse rimisurazioni delle due vette più alte del mondo, l’Everest e il K2, tutte tramite il Comitato EvK2Cnr. La prima è del 1987, quando il progetto Everest-K2-Cnr, gestito da Ardito Desio, svolge la prima campagna di rimisurazione di Everest e K2 tramite GPS (Global positioning System) con teodolite. La ricerca dimostra che l’Everest, 8.872 metri, è la montagna più alta del mondo e supera di oltre 200 metri il K2 (la cui altezza risulta 8.616 metri), sconfessando le affermazioni dell’americano George Wallerstein dell’Università che due anni prima aveva annunciato che in base alle misurazioni da lui effettuate il K2 era più alto dell’Everest.
Nel 1992 il Comitato organizza una nuova spedizione scientifica per la rimisurazione l’Everest, dalla vetta al campo base, con tecnologie laser e Gps, e nel 1996 con la “K2 Geoexpedition” rimisura di nuovo il K2, sempre con tecnologie laser e Gps. Il dato più recente di EvK2Cnr risale al 2004. Il 24 maggio di quell’anno quattro alpinisti italiani (Karl Unterkircher, Mario Merelli, Alex Busca, Claudio Bastrentaz) della spedizione “K2 2004” guidata da Agostino Da Polenza arrivano in vetta all’Everest e compiono, senza ossigeno, la rimisurazione della vetta e dello spessore del manto nevoso che la ricopre con un Gps-Georadar. Il risultato è il seguente: la cima è alta 8.852,12 metri, incluso il manto nevoso. La cima rocciosa sottostante, è invece alta 8.848,82 metri. La parte scientifica di tutte le missioni è stata coordinata da Giorgio Poretti, docente del Dipartimento di scienze ambientali dell’Università di Trieste e ricercatore del Comitato EvK2Cnr, che ha all’attivo diverse pubblicazioni scientifiche in merito.
La grossa questione da risolvere, secondo i nepalesi, è proprio l’altezza del manto nevoso che ricopre la vetta. Secondo il ministro Giri, il Nepal ha oggi a disposizione la tecnologia necessaria per determinare con precisione l’altezza del picco roccioso della montagna, al di sotto dello strato di neve. E vuole procedere alla misura ufficiale usando risorse interne.