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Sport alpini, turismo ed energia: sarà la montagna a rilanciare l'Abruzzo

santangelo_morra_alemanno_giulianteL’AQUILA — Un grande parco dedicato agli sport alpini sulle vette del Gran Sasso, comprensivo di una pista da sci indoor che garantisca discese 365 giorni l’anno. E’ il settore turistico, insieme a quello delle energie rinnovabili, la strada attraverso cui la montagna può sostenere il rilancio dell’Abruzzo: ecco le idee e i progetti sono emersi dal convegno “L’Aquila rinasce dalle sue montagne”, che si è tenuto a L’Aquila sabato 9 luglio.

Il convegno si è tenuto durante il primo ‘Salone della Ricostruzione, restauro, innovazione, green economy’, organizzato dall’Associazione nazionale costruttori edili (Ance) Abruzzo e patrocinata dal Consiglio nazionale delle ricerche con l’obiettivo di dare un supporto al processo di ricostruzione del capoluogo abruzzese e dei comuni colpiti dal terremoto del 2009. In 3 giorni, oltre 180 espositori hanno offerto con stand, incontri e convegni una vetrina sui temi del restauro, delle tecnologie, delle nuove edificazioni e della bioarchitettura.

Nell’incontro del 9 luglio illustri relatori, durante il convegno, hanno proposto iniziative concrete e prospettive a lungo termine per il rilancio dell’Abruzzo davanti a un’assemblea altamente qualificata formata da amministratori provinciali, esponenti delle associazioni di categoria, dell’imprenditoria locale e appassionati di montagna. Punti chiave: turismo ed energie rinnovabili.

Durante l’incontro è stato presentato il progetto del “Parco degli sport della montagna”, un complesso tra Assergi e Campo Imperatore, a basso impatto ambientale ed economicamente sostenibile, costituito da una pista coperta di sci, una palestra di arrampicata indoor, pista per il ghiaccio, un’area museale moderna sulla montagna appenninica, dove ambiente, storia, tradizione e sport possano raccontarsi.

Il progetto, presentato a l’Aquila dall’architetto Michele Locatelli collaboratore del Comitato EvK2Cnr, potrebbe rappresentare uno degli asset fondamentali per lo sviluppo dell’Abruzzo nel prossimo decennio, anche in vista della candidatura di Roma alle Olimpiadi del 2020, in cui il sindaco Gianni Alemanno vuole coinvolgere anche L’Aquila.

“La ricostruzione è uno sforzo immane – ha detto Alemanno -. Ma è una sfida su cui si misura l’intero sistema-Paese. Per questo, lanciando la candidatura di Roma per le Olimpiadi del 2020 abbiamo voluto coinvolgere anche L’Aquila. Quando, tra meno di dieci anni, l’attenzione del mondo si focalizzerà sull’Italia, vogliamo mostrare il miracolo di una città d’arte restituita ai suoi cittadini. Ma la rinascita, come ribadisce la riflessione di oggi, passa anche dalle montagne. Con Agostino Da Polenza, presidente del Comitato EvK2Cnr, e Salvatore Santangelo stiamo sostenendo l’idea della realizzazione di un impianto di sci indoor dove praticare tutto l’anno gli sport anche invernali. Roma vuole essere a fianco dell’Aquila per crescere insieme e restituire agli abruzzesi ciò che hanno fatto per la capitale”.

Roma sta sostenendo l’Aquila anche con altre iniziative, per esempio con il progetto Sentieri di Amicizia che incentiva il turismo da Roma verso le montagne abruzzesi, oppure decentrandovi alcune funzioni dalla capitale.

“Il 73% del territorio della regione è costituito da montagne – ha spiegato l’Assessore regionale ai Trasporti Giandonato Morra -, ma vi risiede solo il 35 per cento della popolazione: bisogna creare, quindi, posti di lavoro e il settore dei servizi può essere una risposta valida a questa necessità”.

Il giornalista Salvatore Santangelo, ideatore del convegno, esprime grande soddisfazione per il successo dell’iniziativa, che ha definito “non un punto di arrivo ma un punto di partenza”. “Il Gran Sasso, ma non solo questa vetta, era già prima del 6 aprile un asset dello sviluppo economico di questo territorio, ma oggi con grandi difficoltà cerca di mantenere un suo primato economico e a fare da traino ad un’economia disastrata dal terremoto. Oggi è giunto il momento di prendere in mano la situazione e ascoltare chi, anche da fuori, ci tende una mano, ci lancia proposte finalizzate allo sviluppo della città e dell’intera regione”.

Il 7 luglio c’è stata la presentazione de ‘I giorni delL’Aquila: il cuore, l’ingegno e la scienza negli interventi dei Vigili del fuoco e del CNR’, volume fotografico, pubblicato dal Cnr con  Pacini Editore, che testimonia la drammaticità ma anche la straordinaria intensità dell’assistenza alla popolazione prestata dai Vigili del Fuoco sin dalle prime ore successive al sisma del 6 aprile 2009.

L’8 luglio si è invece tenuto il convegno ‘Sisma Abruzzo 2009: dall’emergenza alla ricostruzione’, che ha messo a confronto ricercatori e tecnici della pubblica amministrazione con i quali l’Itc-Cnr dell’Aquila ha collaborato in molte regioni italiane e all’estero, sul restauro e sulle tecnologie per una ricostruzione sostenibile. Si è tenuta anche una tavola rotonda sul ruolo della ricerca per la sicurezza del territorio e la mitigazione del rischio sismico.

 

Guarda il video sul convegno di Uniroma.tv

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5 Commenti

  1. Bella roba… “una pista indoor per sciare 365 giorni l’anno”. Un qualcosa di devastante dal punto di vista ambientale, dai consumi energetici pantagruelici, per soddisfare cosa? la brama di mettersi in mostra di qualche politico. Eh si perché vorrei proprio vedere a fronte di certi costi di esercizio quanto sarebbe il ritorno economico di un’opera del genere. Assolutamente ridicolo. Fumo negli occhi. Demagogia allo stato puro. Pensate a ricostruire servizi per i cittadini piuttosto che a sciocchezze senza capo ne coda.

  2. Progetti assurdi quando non si riesce a far funzionare neanche quel poco esistente…. a Campo Imperatore l’albergo è chiuso, la funivia è chiusa, l’ostello è chiuso, il rifugio Duca degli Abruzzi con l’attuale gestione è come se fosse chiuso, il Rif. Garibaldi è chiuso, pure la fontanella del piazzale è stata chiusa!! Tutte strutture agibili dopo il terremoto … Bel modo di rilanciare una località dopo quello che è successo.

  3. E’ la miglior tecnica per distruggere completamente tutto ciò che ancora è rimasto incontaminato dell’ unica “vera” montagna del centro sud e con esso i sogni, i ricordi e le speranze di migliaia di alpinisti che lì hanno “giocato” e continuano a farlo. E vorrebbero continuare. Ma dall’attuale società umana, fondata interamente ed esclusivamente sull’economicismo e sul profitto, dove “vivere” equivale unicamente ad accumulare ricchezza materialistica, tutto ciò è coerentemente il massimo che si possa aspettare…
    Ma daremo battaglia…

  4. SONO D’ACCORDO CON I PRECEDENTI COMMENTI. L’ECOLOGIA E L’IMPATTO AMBIENTALE PASSANO IN SECONDO PIANO!!! E COMUNQUE VOGLIAMO PREOCCUPARCI DEI BORGHI SOTTOSTANTE LA MONTAGNA. E’ INDISPENSABILE CHE SI INIZI DAI PAESI PER UN TURISMO DECOROSO.

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