Ande: manto bianconero per gli strati di neve e cenere del vulcano
SANTIAGO, Cile — Ricordate la forte eruzione di cenere esplosa all’inizio di giugno dal vucano Puyehue, al confine tra Cile e Argentina? La cenere aveva raggiunto raggiunto livelli di 30 cm al suolo in Sud America e oltrepassato i confini, raggiungendo perfino l’Australia. Con l’inverno alle porte, molti temevano per i manti nevosi delle Ande. Ma gli esperti hanno verificato che in realtà, la cenere li rende più stabili. E ci hanno regalato fotografie spettacolari.
L’analisi del manto nevoso è stata eseguita nel comprensorio sciistico del Cerro Bayo, 5.400 metri, da un esperto della società Recco per la ricerca in valanga, il francese Cedric Larcher. I diversi test – come ha annunciato Larcher in una conferenza stampa nei giorni scorsi, hanno dimostrato che attualmente non vi sono rischi aggiuntivi causati dalla combinazione di neve e di cenere che si sono stratificate sulla superficie innevata.
Anzi. Secondo Larcher, il materiale vulcanico sembra aiutare il compattamento del manto nevoso. “Bisogna tener presente – sottolinea però lo scienziato – che la stabilità è una informazione parziale e locale. Sebbene abbiamo condotto gli esperimenti in zone a rischio valanga, acausa della struttura della neve, la stabilità non può essere la medesima ovunque e su una montagna il rischio zero di distacchi non esiste”.
Rimane ora da capire cosa accadrà con lo scioglimento, quando sopraggiungerà il caldo primaverile. Il fenomeno non ha precedenti, e le previsioni appaiono difficili.