L’AQUILA — E’ stata riattivata sulla Cresta della Portella, ad oltre duemila metri di quota, la stazione
meteorologica Share sul Gran Sasso, che raccoglie importanti misure sul’inquinamento e l’atmosfera nell’area del
Mediterraneo. Il progetto era stato lanciato due anni fa dal Comitato EvK2Cnr, in occasione della firma
dell’accordo di collaborazione con l’università de L’Aquila, sancita come contributo al rilancio della città dopo
il terremoto.
A seguito dell’accordo, il progetto di monitoraggio climatico internazionale Share, coordinato dal Comitato
Evk2Cnr, aveva donato ai ricercatori aquilani una stazione meteo base e alcuni strumenti di rilevazione che, dopo
alcuni test nei mesi scorsi, adesso sono stati installati sulla Cresta della Portella a Campo Imperatore.
“Oltre all’analizzatore di ozono – spiega Piero Di Carlo del Dipartimento di Fisica del Cetemps de L’Aquila –
abbiamo installato anche un grimm per le misure di particolato. Al momento saliamo e scarichiamo i dati una volta
al mese, ma presto dovremmo poter utilizzare il ponte radio installato al rifugio dall’Ana l’anno scorso per
avere i dati in tempo reale. Presto verranno aumentati i sensori e la stazione verrà aggiornata e migliorata”.
Per installare la stazione è stato necessario lavorare per avere una linea di corrente affidabile e per
proteggerla con una struttura che resista ai venti forti del posto. Al momento, per scaricare i dati viene
utilizzato uno dei locali del rifugio, situato a 2388 metri, circa 40 minuti di cammino da Campo Imperatore. In
futuro, è in progetto la costruzione di un locale apposito in collaborazione con il Club Alpino Italiano.
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