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Alpago: precipita parapendio, notte di paura per soccorsi e sopravvissuti

Monte Messer (Photo courtesy inalto.org)
Monte Messer (Photo courtesy inalto.org)

CHIES D’ALPAGO, Belluno — Notte di paura per la coppia precipitata ieri pomeriggio in Alpago durante un volo in parapendio. Il velivolo, portato dalle correnti al centro di una nube, si è schiantato sulle pendici del monte Messner. I due, feriti, sono sopravvissuti ma le indicazioni vaghe date nella chiamata ai soccorsi e la nebbia hanno permesso all’elicottero di recuperarli solo questa mattina all’alba, dopo una notte di ricerche fra i pericoli dei temporali.

Secondo quanto riferito dal Soccorso Alpino Veneto, i due erano decollati dal monte Dolada. Il meteo non era dei migliori e lo schianto è avvenuto poco dopo. Pilota e passeggera, entrambi cechi, sono miracolosamente sopravvissuti ma hanno dovuto attendere i soccorsi per essere recuperati a causa delle ferite.

Purtroppo, fitti banchi di nebbia a partire dai 1.600 metri di quota hanno reso impossibile l’avvicinamento dell’elicottero del Suem di Pieve di Cadore e hanno complicato il lavoro delle squadre del Soccorso alpino radunatesi a Pian Formosa: una trentina di soccorritori delle Stazioni di Alpago, Belluno, Longarone e Prealpi Trevigiane, ai quali nella notte si sono aggiunti altri 15 tecnici.

“Attorno a 1.800 metri di quota i soccorritori sono riusciti a sentire le urla di richiamo della donna – riferisce il Soccorso Veneto -, ma oltre alla difficoltà di decifrarne la provenienza, anche le informazioni da lei date non sono risultate corrette. Le squadre si sono distribuite in diversi punti fino a quando, dopo le 22, finalmente sono stati individuati poco sotto la cima, in una zona impervia a 1.920 metri di quota”.

Il medico del soccorso ha subito stabilizzato l’infortunato, incapace di camminare per i traumi subiti. Poi, con un forte temporale ad incombere e il conseguente pericolo di scariche elettriche i soccorritori hanno iniziato il trasporto a valle del ferito lungo il troi delle Gallinette. La discesa è durata diverse ore: alle 4.30 del mattino il gruppo ha finalmente raggiunto un dosso, dove è potuto arrivare l’elicottero, che ha recuperato la barella con un verricello di 10 metri.

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