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Nanga Parbat, Zerain e Arrieta verso l'inviolato Mazeno ridge

Nanga Parbat: il versante Diamir e il Mazeno Ridge (Photo mountainsoftravelphotos.com)
Nanga Parbat: il versante Diamir e il Mazeno Ridge (Photo mountainsoftravelphotos.com)

ISLAMABAD, Pakistan — La Cresta Mazeno, che dal Mazeno Pass porta sulla vetta del Nanga Parbat. E’ uno degli ultimi grandi problemi alpinistici irrisolti, è stata tentata più volte da grandi scalatori, ma ancora nessuno è riuscito a salirla. Ci proveranno ora due campioni baschi, Alberto Zerain e Juan Carlos Arrieta, partiti pochi giorni fa per il Karakorum per un’impresa che, dovesse riuscire, entrerebbe nella storia.

La coppia si era unita l’anno scorso per tentare (inutilmente) la salita al famigerato Hornbein Couloir sul versante nord dell’Everest. Da una grande impresa all’altra, i due spostano quest’anno il mirino dall’Himalaya al Karakorum, per cimentarsi in un’altra straordinaria avventura alpinistica, finora, nonostante illustri tentativi, non ancora riuscita a nessuno.

La Mazeno è una cresta affilata che si estende per 10 chilometri a sud-ovest del Nanga Parbat, con un’altitudine media di 7000 metri e una mezza dozzina di vette superiori a quell’altezza, tra cui il Mazeno Peak: dal Mazeno Pass porta sulla vetta del Nanga Parbat. Alcuni degli alpinisti più celebri al mondo ci hanno provato in passato: da Erhard Loretan a Doug Scott, da Voytek Kurtyka a Jean Troillet, tutti rimasti a bocca asciutta.

Zerain e Arrieta sono partiti domenica per il Pakistan. I due hanno in programma di acclimatarsi sulla normale, la via Kinshofer, che sale sul versante Diamir. Secondo quanto dice Zerain sul suo sito, se riuscissero a salire in vetta, oltre ad acclimatarsi, avrebbe l’occasione di vedere dall’altro le difficoltà della via che poi vorrebbero provare: perlustrare il terreno per evitare sorprese una volta che tenteranno la Mazeno. La salita lungo la cresta, secondo le previsioni, dovrebbe durare 5 giorni e 4 notti, considerando che nella discesa i due baschi seguiranno la via normale.

Secondo il sito spagnolo El Correo, oltre a quella di Zerain e Arrieta, ci sarebbe un’altra spedizione diretta al Mazeno ridge, che offre il traverso inviolato più alto del mondo. La cosa però non disturberebbe in alcun modo i piani dei due alpinisti, che anzi si dicono pronti a unire le forze per raggiungere l’obiettivo comune.

Il nome di Alberto Zerain è balzato alle cronache soprattutto tre anni fa, in quella tragica estate del 2008 al K2 dove morirono 11 persone: il basco arrivò in vetta da solo alle 15, rientrando in tenda mentre gli altri ancora salivano.

www.albertozerain.com

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