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Bolzano, chiede “alimenti” per il gatto

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BOLZANO — L’aria finissima di montagna fa bene alla salute della mente e del corpo. Anche se a volte non si direbbe. Come sostenerlo, d’altra parte, dopo la storia di questa signora di Bolzano.

Pare infatti che una signora di Bolzano abbia chiesto al marito, dopo il divorzio, un assegno di mantenimento per il gatto oltre che per se stessa. Fortunatamente l’aria fresca di questi giorni sulle vette altoatesine non sembra aver prodotto sul giudice la stessa perdita del buonsenso. E il giudice ha detto no alla cinquantunenne  impiegata.
Alla richiesta di 1.200 euro all’anno “necessari” per assicurare un’esistenza dignitosa al felino, Andrea Pappalardo, il giudice, ha respinto la richiesta. “Un animale – ha spiegato nella motivazione del suo provvedimento – nell’ordinamento giuridico italiano non è soggetto ma oggetto di diritto. Vale a dire che può essere considerato come un ‘bene’ oggetto della trattativa tra i coniugi, ma non un come soggetto di diritti come quello al mantenimento, che spetta invece al coniuge ed ai figli”.
 
 

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