Turismo

Trentino: tiene la stagione invernale

Val di Non
Val di Non

TRENTO — Una leggera contrazione degli arrivi e delle presenze, dopo i dati record dell’anno precedente. E’ il bilancio stagione invernale 2011 in Trentino presentato ieri dal governatore Lorenzo Dellai relativa al periodo dicembre-marzo.

Nell’inverno passato sono diminuiti dello 0,2 per cento gli arrivi e del 2 per cento le presenze. In generale si è assistito a una riduzione della durata delle vacanze. Il calendario, d’altronde, è stato decisamente sfavorevole per il turismo – pochi ponti, festività nei weekend – e le stazioni sciistiche hanno sofferto per il Carnevale in marzo e la Pasqua a fine aprile: troppo tardi, la neve se n’era già andata.

Due le dinamiche registrate: agli ottimi dati dell’Altopiano di Folgaria e di alcune aree non sciistiche (Val di Non, Altopiano di Pinè e Terme di Comano) fanno da contraltare i cali marcati di Trento, Monte Bondone e Valle dei laghi (presenze -19,9 per cento), Valsugana-Tesino (-16,2%) e Garda Trentino (-10%). In particolare la stagione ha fatto segnare a Folgaria un’impennata delle presenze alberghiere vicina al 14 per cento e degli arrivi del 15,3 per cento.

Tengono sostanzialmente i comprensori turistici di maggiore peso: la Val di Fassa, che vale il 24 per cento delle presenze complessive del Trentino, e la val di Sole (19 per cento).

Cali di presenze si registrano a Madonna di Campiglio (-2,1 per cento), Paganella (-2,9), Val di Fiemme (-2,3) e San Martino di Castrozza (-5,6).

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