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Salita sulla parete ovest del Gran Zebrù

In vetta al Gran Zebrù (Photo Davide Chiesa)
In vetta al Gran Zebrù (Photo Davide Chiesa)

SANTA CATERINA VALFURVA, Sondrio — Dario Maestri, Davide Chiesa, Daniele Colombo hanno salito lunedì 4 aprile la via “Zebrusius” sulla parete ovest del Gran Zebrù, la celebre cima di 3859 metri nel gruppo dell’Ortles. “Il Gran Zebrù che ci concede ancora una volta di scriverne sopra i nostri nomi. Io lo ricordo bello come la prima volta, lo accarezzo ancora, quasi fosse una bella donna: che sia vero amore?”. Questo il video e il racconto di Chiesa.

“Quella Parete Ovest accarezzata, quasi fosse umana. Il Gran Zebrù che ci concede ancora una volta di scriverne sopra i nostri nomi, di svelare i suoi segreti…anche se con noi Lui si diverte, ci manda la bufera, ci fa trovare una neve che sfonda ad ogni passo, ci avvolge dalla nebbia non facendoci scattare le foto che volevamo. Ma io lo ricordo bello come la prima volta, lo desidero, non mi stanca mai, lo accarezzo ancora, quasi fosse una bella donna: che sia vero amore?

L’aspetto tecnico o alpinistico è quindi l’ultimo di numerosi aspetti, ben più intriganti e di passione, quest’ultima quella vera ed autentica: avvicinarsi ad una bella montagna per uno dei lati più nascosti e più ‘evitati’, nonostante in tanti dicevano “…lì bisogna andarci a dare un’occhiata… quel bel canale forse vergine, ma quello zoccolo di roccia…chissà se si passerà?”.

Ma appunto ad andarci ci si espone a rischi: di fallire, di essere smentiti, di non farcela… di tornare con le pive nel sacco. Che sia questa la vera anima dell’alpinismo?”

Parete Ovest del Gran Zebrù/Konigspitze – via “Zebrusius”. La salita è di lunedì 4 aprile 2011. L’hanno realizzata Dario Maestri, Davide Chiesa, Daniele Colombo.
500 metri dall’attacco alla cresta, poi Cresta Ovest Suldengrat fino in cima – diff. IV/4 TD nel tiro chiave – discesa dalla via normale immersi dal cattivo tempo.

La possibilità di salita di questa linea, è stata scoperta da Elia Andreola (AG) e Davide Chiesa durante una ricognizione della parete l’11 marzo 2011 – durante la quale è stata salita una variante su roccia (VI – M5) a sinistra del couloir.

 

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