AlpinismoAlta quota

Confortola operato d'urgenza, salta il Dhaulagiri

Marco Confortola
Marco Confortola

SANTA CATERINA VALFURVA, Sondrio — Altro che Dhaulagiri per Marco Confortola. Invece di volare in Nepal, la settimana scorsa l’alpinista valtellinese si è recato a Lecco e a Milano per nuovi accertamenti, a seguito dell’incidente sugli sci capitatogli alcune settimane fa. Gli esami hanno rivelato un ematoma alla testa e così sabato sera è stato operato d’urgenza all’ospedale di Ravenna. Fortunatamente i medici se ne sono accorti prima che partisse per l’Himalaya.

Sarebbe dovuto partire la settimana scorsa per raggiungere gli amici Mario Merelli e Marco Zaffaroni al campo base del Dhaulagiri, dove i due connazionali sono arrivati proprio venerdì. Ma la partenza all’ultimo è saltata e con lei la spedizione himalayana, a cui Confortola dovrà rinunciare almeno per questa primavera.

Circa un mese e mezzo fa l’alpinista era caduto sugli sci a Bormio, mentre lavorava come maestro di sci. Sciava lungo il Canalino Sertorelli della pista Stelvio, quando ha perso il controllo ed è caduto a terra, sbattendo violentemente la testa. I medici dell’ospedale Morelli di Sondalo l’avevano tenuto sotto osservazione per qualche giorno, ma dagli esami effettuati sembrava che andasse tutto bene e che l’ematoma alla testa si fosse già riassorbito.

Nelle scorse settimane però, durante un intervento del Soccorso alpino, di cui Confortola fa parte, un eccessivo sforzo ha riaperto la ferita e l’ematoma si è ripresentato, questa volta in modo più preoccupante. L’alpinista valtellinese ha avvertito mal di testa e su consiglio di amici e parenti si è sottoposto nuovamente ad accertamenti medici.

Risonanze magnetiche ed esami hanno rivelato la necessità di aspirare l’ematoma d’urgenza, e così sabato scorso Confortola è stato operato presso l’ospedale di Ravenna.

“La mia avventura al Dhaulagiri finisce qui – commenta l’alpinista -, invece il mio sogno è solo rimandato. Mi dispiace perché era un anno che mi preparavo e perché non potrò tentare la salita con il mio amico Mario Merelli. Però sono stato ancora una volta molto fortunato. Devo dire grazie a chi mi è vicino, che mi ha convinto a fare nuovi esami. Se il problema non fosse venuto fuori prima di partire, la quota e lo sforzo di portare carichi avrebbero potuto essermi fatale”.

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4 Commenti

  1. CARISSIMO MARCO
    E’ MOLTO EVIDENTE CHE DA UN PO’ DI TEMPO IN QUA LA SFORTUNA TI STA PERSEGUITANDO.
    TI SIA D’ AUSPICIO CHE DOPO TANTO TEMPO BRUTTO IL SOLE SI FARA’ VIVO.
    TI AUGURO DI GUARIRE PRESTO E DI AGGIUNGERE TANTI TATUAGGI.
    UN ABBRACCIO E TANTI AUGURI

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