AlpinismoAlta quota

Lhotse: ottomila numero 11 per Pauner e numero 25 per Oiarzabal

Juanito Oiarzabal e Carlos Pauner al campo base dell'Annapurna
Juanito Oiarzabal e Carlos Pauner al campo base dell'Annapurna

MADRID, Spagna — Sono entrambi diretti al Lhotse, 8.516 metri, due degli alpinisti spagnoli più celebri del settore. Si tratta del veterano Juanito Oiarzabal, 55 anni, che sta tentando di “doppiare” i 14 ottomila conquistati ormai anni fa senza ossigeno, e di Carlos Pauner, 47 anni, che dopo alcune spedizioni sfortunate torna a puntare alla collezione delle cime più alte della Terra, cercando stavolta l’11esimo ottomila.

Per Juanito Oiarzabal si tratterebbe della 25esima cima oltre gli ottomila metri. Un numero impressionante per i “mortali” dell’alpinismo, ma che a lui non sembra ancora sufficiente per fermarsi. Vorrebbe diventare il primo alpinista al mondo a salire due volte tutti gli ottomila della Terra. Ne ha ha già doppiati otto, contando anche l’Annapurna della primavera 2010, dove in discesa perse il compagno Tolo Calafat e venne recuperato in elicottero.

Carlos Pauner, invece, tenta il Lhotse per la terza volta, insieme al compagno di cordata e cameraman Javier Perez. Tre anni fa aveva fatto dietrofront ad oltre ottomila metri, perchè non si stentiva bene: un malessere che poi si è rivelato un edema cerebrale. “Guardo al Lhotse con rispetto e con l’esperienza del 2008 – ha detto Pauner – dove rinunciare mi ha salvato la vita. E’ una montagna molto alta e molto fredda, con una seraccata pericolosa tra campo base e campo 1. Ed è molto affollata, visto che condivide la via con l’Everest fino ad ottomila metri”.

Oiarzabal e Pauner si trovano già in Nepal. Dopo una settimana di preparativi a Kathmandu, sono volati a Lukla per iniziare il trekking verso il campo base, che condivideranno anche con Carlos Soria.

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