BOLOGNA — Sospendere i permessi di ricerca di petrolio sull’Appennino fin quando non ci saranno i necessari chiarimenti. E’ quanto chiede Legambiente in merito alla fase di indagine aperta sull’Appennino, tra Modena e Bologna, finalizzata ad accertare la presenza di idrocarburi da parte della comapagnia texana Hunt Oil.
L’associazione ambientalista si dice “contraria fin da subito a permessi di estrazione di gas o petrolio nei pressi di aree tutelate e di pregio, e all’utilizzo di metodologie di ricerca non convenzionali con fatturazione idraulica”.
“I progetti, fortemente lacunosi, – spiega Legambiente – hanno suscitato una giusta preoccupazione da parte di cittadini e amministratori, allarmati anche dalla mancanza di informazione sullo scopo di tali ricerche, in un territorio già esplorato da Eni, che non ha mostrato indizi di giacimenti o sacche rilevanti di idrocarburi”.
“A preoccuparci e’ soprattutto quello che potrebbe accadere dopo questa fase preliminare di ricerca”. “Legambiente dice no ad attività che mettano a rischio l’ambiente e la salute dei cittadini” conclude il presidente regionale Lorenzo Frattini.