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L’Etna causò il più grande tsunami

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CATANIA — In un remoto passato, una colossale frana di 35 chilometri cubici avrebbe provocato un enorme tsunami nel Mar Ionio, a confronto del quale quello del 2004 nel sudest asiatico sarebbe una schioccezza. Lo sostiene un recente studio dell’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia.

Secondo la ricerca, supportata da prove geologiche, la catastrofe sarebbe avvenuta circa 8000 anni fa. La frana, grande circa un decimo del cratere sommitale, sarebbe finita in mare provocando il più grande tsunami dalla comparsa dell’uomo sulla Terra.

Durante i dieci minuti che la frana impiegò a fermarsi sui fondali dello Ionio, si sollevò in mare una muraglia di acqua a forma di anfiteatro alta fino a 50 metri. Poi l’ondata, viaggiando a velocità fra i 200 e i 700 km all’ora si propagò a Est. Investendo, in rapida successione, Sicilia Orientale, Calabria, Puglia, Albania, Grecia, Creta, Turchia, Cipro, Siria e Israele. Mentre verso sud venivano colpite l’Africa Settentrionale, dalla Tunisia fino all’Egitto.

Le prove di quell’antica catastrofe, che spazzò via gli insediamenti preistorici costieri, sono state scoperte grazie a una serie di prospezioni sottomarine e a un’analisi al computer della forma dei depositi abissali. Lo studio, appena pubblicato sull’autorevole rivista scientifica internazionale Geophysical research letters col suggestivo titolo di «Lost tsunami» (lo tsunami dimenticato), è stato finanziato dal Dipartimento di Protezione Civile e rappresenta anche un prezioso contributo per valutare il rischio di possibili maremoti nel Mediterraneo.

Non è ancora chiare se a scatenare la frana sia stata un’eruzione o un terremoto. Ma secondo la simulazione al computer effettuata dai ricercatori, la muraglia d’acqua si abbatte in pchi minuti sulla costa orientale della Sicilia. Quindi, dopo un quarto d’ora, viaggiando nello Jonio, raggiunge la Calabria, con onde alte ancora 40 metri. Due ore dopo tocca all’Albania e alla Grecia essere sommerse da 10-15 metri d’acqua. E via via gli altre coste del mediterraneo dove erano presenti insediamenti umani e villaggi dediti all’allevamento.

Qualcuno ipotizza che la misteriosa isola di Atlantide inghiottita dalle onde di cui parla Platone, potrebbe essere un mito nato dal megatsunami dell’Etna". Ma questione più importante in questo momento è verificare se le mega-frane dell’Etna in grado di suscitare maremoti hanno, come si sospetta, una certa periodicità.

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