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Invernali in Karakorum: dietrofront, niente di fatto

Alex Txicon (Photo courtesy www.louisrousseau.com)
Alex Txicon (Photo courtesy www.louisrousseau.com)

ISLAMABAD, Pakistan — Niente di fatto per quelli che probabilmente erano gli ultimi due tentativi invernali sugli ottomila del Karakorum. Sul Broad Peak, i polacchi di Artur Hajzer stanno facendo dietrofront da campo 3 e sul Gasherbrum I Alex Txicon, Louis Rosseau e Gerfried Goetschl hanno rinunciato questa mattina senza essere riusciti ad arrivare a campo 2 lungo la via nuova che volevano aprire.

“Troppo dura, troppo freddo”. Con queste parole Txicon e compagni hanno riassunto i motivi della loro rinuncia. Il gruppo, che era deciso a salire il GI in prima invernale lungo una via nuova, si è scontrato con una realtà più dura del previsto oltre campo 1, installato a 6.300 metri. Una parete di 70°, completamente ghiacciata, sulla quale hanno speso tutte le loro energie arrivando soltanto a 6.700 metri. Una gelida notte a 35 gradi sottozero ha dato il colpo di grazlia e li ha convinti a rinunciare.

Secondo Explorersweb, il trio si troverebbe già al campo base e probabilmente sarebbe in procinto di ripartire verso casa. Il loro permesso di salita, infatti, scadrebbe tra pochi giorni.

Sul Broad Peak, invece, stamattina era partito il tentativo di vetta. Secondo il sito della spedizione, Artur Hajzer e Robert Szymczak hanno lottato per 6 ore con la neve profonda finchè, esausti e congelati, hanno deciso di ritirarsi. Al momento non ci sono altre notizie in merito.

L’unica, e prima assoluta, salita invernale in Karakorum sembra dunque destinata a rimanere, almeno per il 2011, quella di Simone Moro, Denis Urubko e Cory Richards, che all’inizio di febbraio hanno toccato la vetta del Gasherbrum II, 8.035 metri.

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