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Monte Bianco: ricercatore italiano muore inghiottito da un crepaccio

Mont Blanc du Tacul (Photo courtesy Flickr.com)
Mont Blanc du Tacul (Photo courtesy Flickr.com)

CHAMONIX, Francia — Tragica morte sul versante francese del Monte Bianco. Un 29enne trentino, ricercatore nel campo dei ghiacciai, è precipitato in un crepaccio mentre scendeva con le racchette da neve dopo aver compiuto l’ascensione al Supercouloir del Mont Blanc du Tacul. L’incidente è avvenuto all’ombra della punta Adolphe Rey, 3.400 metri di quota, poco dopo le 10 del mattino di ieri.
Roberto Filippi, questo il nome del giovane, stava scendendo insieme ad una guida alpina italiana lungo la traccia. A tradirlo, un ponte di neve che ha ceduto sotto le sue racchette lo ha fatto precipitare in un buco profondo 10 metri, che lo ha inghiottito completamente. Il giovane è rimasto sepolto da 3 metri neve e, secondo le prime indiscrezioni, potrebbe essere morto soffocato.

Alcune fonti di stampa, al momento non confermate, sostengono che i due non fossero legati. Ma questo ed altri dettagli dell’incidente sono ancora oggetto di indagine da parte delle autorità.

La guida ha immediatamente chiamato i soccorsi, che sono giunti sul posto con sei uomini del Peloton d’haute montagne di Chamonix. I soccorritori hanno recuperato il corpo, ormai senza vita, e lo hanno trasportato a valle.

Il giovane, originario di Villazzano e residente a Cadine, lavorava per l’Eurac di Bolzano. Era un esperto nelle tecnologie usate per interpretare le foto dei ghiacciai inviate dai satelliti, ed era attualmente impegnato sul Progetto Ortles, che studia l’evoluzione dei ghiacciai della zona per effetto dei cambiamenti climatici.

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Un commento

  1. “sostengono che i due non fossero legati”…come al solito le normali ed elementari procedure non vengono rispettate. Ma perchè?

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