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Due valanghe: morti e feriti a Biella e Belluno

Una valanga
Una valanga

BIELLA — Due morti durante il fine settimana a causa delle valanghe sull’Arco Alpino. I due sono rimasti vittime di una slavina nel Biellese, sopra Oropa (Biella).

Le vittime sono Carlo Graziano 25 anni, di Crescentino (Vercelli), e Emanuele Mosca, di Graglia (Biella). Il primo era un dottorando, mentre il secondo era un odontotecnico in pensione. La massa di neve, scesa dal monte Camino, ha investito una ventina di sci alpinisti. Alcuni sono rimasti incolumi, altri sono stati sepolti dalla neve. Oltre ai due morti, sei persone sono stati ricoverate all’ospedale di Aosta. Mentre le altre persone coinvolte, una decina, pur sotto choc non hanno riportato lesioni. La zona dove è caduta la valanga è abitualmente frequentata da scialpinisti e anche oggi, approfittando della bella giornata di sole, sono saliti in valle, nonostante gli avvisi dati nei giorni scorsi di un elevato rischio di distacchi di neve.

In Val Forcella, invece, una seconda valanga nel gruppo del San Sebastiano versante zoldano (Belluno), coinvolgendo diversi gruppi di sciatori, una quindicina. I soccorritori hanno estratto viva (in condizioni giudicate gravi) la donna data inizialmente per dispersa sotto la massa di neve che si era staccata dalle cime bellunesi. Sul posto sono intervenuti due elicotteri e tre stazioni del Soccorso alpino Dolomiti bellunesi con 4 unità cinofile.

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