Risolti i problemi sulla rete Thuraya bloccata da Gheddafi
TRIPOLI, Libia — Sono finiti proprio ieri i grossi problemi che la Libia aveva provocato con il blocco delle tele comunicazioni, anche satellitari, su tutto il territorio a seguito della ribellione. L’interruzione delle comunicazioni voluta dal colonnello Muammar Gheddafi aveva oscurato le emissioni del satellite Thuraya che sostiene le comunicazioni in Asia, parte dell’Europa, Africa e Medio Oriente: ma dopo settimane di difficoltà, finalmente risulta tutto risolto.
“Siamo lieti di informare che dalle 18.51 del 1 marzo il jamming illegale sopra la Libia è cessato – si legge nel comunicato dell’azienda Thuraya. Tutti i servizi voce, dati e streaming, anche di alta qualità, stanno ora funzionando normalmente. In ogni caso stiamo continuando a monitorare il network con la massima attenzione per cogliere qualsiasi segnale di malfunzionamento”.
L’intelligence di Gheddafi aveva iniziato a bloccare le telecomunicazioni l’indomani della rivolta. Internet è stato spento in tutto il paese, e ha ripreso a funzionare solo a singhiozzi, mentre sussistono grossi problemi con la telefonia, sia mobile che fissa.
La rete satellitare era stata bloccata, verso metà febbraio, perchè ritenuta un mezzo di comunicazione utile ai ribelli. Secondo Explorersweb, i libici del regime spedivano forti interferenze sulla frequenza Thuraya da una piattaforma petrolifera. Purtroppo, gli effetti siano ricaduti molto oltre la Libia: in tutto il Medio Oriente e nel Nord Africa sono stati segnalati grossi problemi di connessione per tutti coloro che utilizzano i telefoni satellitari, dai militari alle organizzazioni umanitare, fino alle spedizioni alpinistiche impegnate dal Kilimanjaro al Karakorum.
L’azione è stata immediatamente denunciata dalla Thuraya, che nei giorni scorsi aveva annunciato di essere già impegnata nelle contromisure. Ben presto aveva ripristinato la copertura su circa il 70 per cento del territorio, ora è riuscita ad ottenere una definitiva risoluzione del problema.