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Lupo salvato da trappola mortale, straordinarie immagini dei soccorsi

Il lupo salvato nel Parco Nazionale della Majella
Il lupo salvato nel Parco Nazionale della Majella (Photo Parco Nazionale della Majella)

ROCCACASALE, L’Aquila — Un bellissimo esemplare di lupo appenninico è stato salvato l’altro ieri dai tecnici del Parco Nazionale della Majella. Il lupo era rimasto incastrato in una trappola dei bracconieri e sarebbe senz’altro morto se non fosse stato trovato in tempo. Ecco le straordinarie immagini dell’intervento di soccorso, scattate dagli stessi operatori del Parco.

Il lupo era rimasto intrappolato in un laccio d’acciaio che gli impediva di muoversi e al contempo gli provocava gravi lesioni. Secondo quanto riferiscono i tecnici del Parco Nazionale della Majella, la tattica di apporre lacci di acciaio in corrispondenza di sentieri e guadi frequentati da animali di grossa taglia è una delle più frequenti attuate dai bracconieri: la bestia infatti, muore di solito per soffocamento, per gravi amputazioni o per le estese e profonde ferite riportate.

Fortunatamente per il lupo catturato due giorni fa’ le cose sono andate diversamente. Grazie ai dati ricevuti da radiocollari Gps, recentemente applicati ad alcuni esemplari del Parco, un biologo dell’Ente ha individuato l’animale ferito nei pressi di Roccacasale, in Valle Peligna nel centro dell’Appennino Abruzzese, a pochi metri dal confine del Parco.

Il pronto intervento del Servizio veterinario dell’Ente ha evitato il peggio: l’animale infatti, è stato dapprima sedato, liberato dalla trappola e sottoposto ad esame. Accertate le sue condizioni fisiche, è stato poi rilasciato in natura. Nel frattempo il Coordinamento Territoriale per l’Ambiente del Corpo Forestale dello Stato ha effettuato i rilievi del caso e ha avviato le indagini per risalire ai responsabili.

Il buon esito dell’operazione è stato ottenuto sia grazie ai costanti monitoraggi sulla fauna effettuati dal Parco e sia attraverso l’attuazione di quanto previsto dal Progetto Life Wolfnet, di cui l’Ente Parco Nazionale della Majella è capofila. Il Progetto, partito da oltre un anno e finalizzato a ridurre la persecuzione nei confronti della specie, prevede tra le varie azioni proprio la costituzione di Gruppi Operativi Specialistici che favoriscano la massima sinergia operativa tra i tecnici dell’Ente ed il personale di sorveglianza del Parco che, grazie anche a competenze specifiche e strumenti innovativi, possano limitare al massimo i fenomeni di bracconaggio e persecuzione della fauna della Majella.

Info e foto: Parco Nazionale della Majella

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6 Commenti

  1. La biodiversità e la presenza (o il ritorno) di specie animali in costante rischio d’estinzione, dovrebbero essere considerate come un fattore positivo e un plusvalore per l’italia, proprio come lo sono i monumenti e le città d’arte. La cultura dell’ambiente e del rispetto delle leggi in Italia non esite. Speriamo, almeno, nelle nuove generazioni !.

  2. grazie di cuore per il lupo salvato ma perchè mettere un collare a una povera bestia che sicuramento non lo gradisce .. non ho mai condiviso questa mania dei collari…caprioli stanbecchi orsi volpi – credo che quella povera bestia aveva il diritto di essere “salvata veramente” libera da orpelli vari che senza dubbio limiteranno da ora in avanti la sua vita “privata” o no ???? ciao

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